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Mantenere entro i limiti di riferimento la glicemia e l’insulina nel sangue aiuta a dimagrire fino a 7 volte di più. È quanto emerge dall’ultimo congresso dell’American Diabetes Association. Se glicemia e insulina non sono nella norma, infatti, è più difficile gestire il senso della fame, controllare l’apporto delle calorie e, di conseguenza, perdere peso. Monitorare questi due parametri, secondo i diversi studi presentati al congresso, invece aiuta a programmare la cura dimagrante, dimagrire fino a 7 volte di più e a mantenere il peso raggiunto.
Controllare la glicemia
Ad alcuni partecipanti agli studi, tenere sotto controllo la glicemia e l’insulina nel sangue ha permesso di dimagrire fino a 7 volte di più. Il merito sta nell’avere aumentato il consumo di fibre, senza una restrizione specifica delle calorie. Importante è stato anche controllare il consumo di grassi e carboidrati. Quindi, la chiave per dimagrire fino a 7 volte di più sta nel portare in tavola i cibi a basso indice glicemico e personalizzando la dieta.
Legame con il peso
Monitorare questo parametro con costanza è utile perché è direttamente correlato ad aspetti del metabolismo essenziali nel controllo del peso. Quando la quantità degli zuccheri nel sangue si alza, infatti, interviene l’insulina, l’ormone che consente alle cellule di prelevare il glucosio e usarlo come fonte di energia. Se però lo zucchero in circolo è troppo, l’eccesso viene immagazzinato sotto forma di grasso. Se si innesca questo meccanismo in modo costante, cioè per colpa di un’alimentazione sbagliata, la glicemia aumenta, e di conseguenza anche il tessuto adiposo. E l’insulina, anche se presente in grandi quantità, sarà meno efficace. Si innesca un circolo vizioso che porta ad aumentare ulteriormente le riserve di grasso.
Misurare l’insulina
Secondo la dottoressa Lucia Bacciottini, docente di Nutrizione integrata e nutraceutica dell’Università di Firenze: “Avere la glicemia alta è come avere le tasche piene di contanti-energia: finché abbiamo i soldi non li preleviamo dal bancomat, ovvero dalle riserve di grasso. Un dimagrimento in questa condizione deriva da una perdita di acqua o muscolo, ma non di adipe. Si tratta perciò di un calo di peso non strutturale né utile. Ecco perché oltre alla glicemia, bisogna controllare anche l’insulina, aggiunge Bacciottini: “Finché l’insulina è alta, è impossibile dimagrire. Sarebbe utile poi valutare anche il cortisolo, l’ormone dello stress. Quando è alto tende, infatti, a far crescere la glicemia”.
I cibi sì e quelli no
Per dimagrire fino a 7 volte di più, dunque, occorre eliminare tutti i cibi ad alto indice glicemico, ricchi di zuccheri, e privilegiare il consumo di verdure e proteine vegetali o animali magre. I carboidrati devono essere presenti, ma provenire dai cereali integrali. I dolci sono ammessi solo saltuariamente. È consigliabile poi iniziare sempre il pasto con le verdure.