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La crisi economica avrebbe dei risvolti benefici sulla salute degli italiani. Ad affermarlo sono alcuni ricercatori del servizio di epidemiologia dell’ASL di Torino 3 e dell’Università di Torino in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Epidemiologia e prevenzione. Secondo gli studiosi, l’alleggerimento del portafoglio degli italiani causato dalla crisi economica, li avrebbe portati a ridurre il consumo di carne rossa, alimento più costoso rispetto ad altri, a tutto vantaggio della dieta.
Più legumi e meno grassi
A causa della crisi economica, la nuova tavola degli italiani si sarebbe:
– alleggerita di frutta, verdura, carne, pesce e grassi scadenti;
– incrementata di snack, ma anche, fortunatamente, di legumi, anch’essi fonte di proteine.
Minori disuguaglianze sociali
L’impatto della crisi sarebbe stato di entità inferiore al previsto, riferiscono gli epidemiologi e, comunque, sembrerebbe aver diminuito le disuguaglianze sociali, almeno nel consumo eccessivo di carne e carboidrati e quello povero di pesce e frutta. Sarebbe, infatti, calato il consumo eccessivo di carboidrati e carne rossa, così come quello appropriato di frutta nelle donne e di pesce negli uomini, riducendo le disuguaglianze a carico dei più svantaggiati.
Regge ancora la dieta mediterranea
Nonostante i mass media e altri studi avevano prospettato una riduzione dei cultori della dieta mediterranea, in realtà, dichiarano gli studiosi, il modello nutrizionale più famoso del mondo e riconosciuto dall’Unesco come “patrimonio mondiale dell’Umanità” terrebbe ancora bene sulla tavola degli italiani.