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È stato appena pubblicato un altro studio a favore della dieta mediterranea. Questa volta a beneficiarne è la salute del cervello che sembrerebbe essere protetto dai cibi tipici della dieta mediterranea. Secondo questo studio, che ha coinvolto alcuni ricercatori dell’Università di Edimburgo ed è stato pubblicato sulla rivista Neurology, il cervello del campione testato, un gruppo alimentato con la dieta mediterranea, si sarebbe ristretto di meno rispetto a chi non l’aveva seguita.
Più memoria e apprendimento
Come ha spiegato la coordinatrice dello studio, Michelle Luciano, con l’invecchiamento il cervello si restringe, perdendo le cellule cerebrali. Ne consegue una regressione della memoria e dell’apprendimento. Per giungere a queste conclusioni sono stati analizzati 967 anziani. A 562 persone sane appartenenti al campione totale è stata fatta una risonanza magnetica per misurare il volume del cervello, della materia grigia e lo spessore della corteccia, che è lo strato più esterno. Dopo 3 anni, a 401 di loro è stata fatta una seconda risonanza magnetica per valutare l’impatto della dieta mediterranea. È stato, quindi, osservato che coloro che non avevano seguito la dieta mediterranea avevano subito un perdita maggiore di volume del cervello rispetto a chi l’aveva, invece, adottata. Si è vista, infatti, una differenza dello 0,5% nel volume cerebrale, pari alla metà di quella che si ha con il normale invecchiamento.
Nessuna relazione con il consumo di pesce e carne
Lo studio non avrebbe, invece, dimostrato alcuna relazione tra dieta mediterranea, volume della materia grigia e spessore della corteccia, né tra il consumo di pesce e carne e cambiamenti del cervello, diversamente da quanto rivelato da altri studi. Secondo la coordinatrice ciò potrebbe essere dovuto al fatto che altri componenti della dieta mediterranea oppure la loro combinazione influenzerebbero questo fenomeno.