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Ancora un punto a favore della dieta bio: questa volta il merito è della carne e del latte biologico. Questi alimenti, infatti, conterrebbero più acidi grassi omega 3 “quelli buoni” e meno acidi grassi saturi “quelli cattivi”, rispetto agli omologhi convenzionali. Lo sostiene un gruppo di ricercatori dell’Università di Newcastle in Gran Bretagna che ha effettuato una metanalisi di 196 studi per il latte e 67 per la carne di varia provenienza. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica British Journal of Nutrition.
Più sostanze nutrienti
Oltre a una maggiore quantità (il 50%) di acidi grassi omega 3 emergerebbe, anche, che la carne e il latte biologici, rispetto a latte e carne non biologici, conterrebbero:
- il 40% in più di acido linoleico coniugato;
- una maggior concentrazione di vitamine liposolubili, ferro e carotenoidi;
- un minor contenuto di acidi grassi saturi, in particolare di acido palmitico e miristico.
L’alimentazione degli animali
La spiegazione di questi risultati potrebbe essere che i foraggi con cui vengono alimentati gli animali destinati alla produzione biologica sono più ricchi di acidi grassi insaturi rispetto ai mangimi industriali. Inoltre, gli animali sono allevati all’aperto nutrendosi con erba che contiene una maggior quantità di vitamine e sali minerali.
Meglio passare al “bio”
“Lo studio dimostra che cambiare da una dieta convenzionale a una biologica aumenta l’apporto di grassi omega 3 senza aumentare quello di calorie e grassi “indesiderati” – scrivono gli autori -. Per esempio, mezzo litro di latte biologico intero fornisce il 16% della dose raccomandata di omega 3, mentre la stessa quantità di quello tradizionale ne fornisce l’11%”. Gli acidi grassi omega 3 sono ritenuti benefici per la salute perché un loro apporto costante nella dieta è associato a una riduzione delle malattie cardiovascolari.