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È cosa nota che i fritti siano da evitare per uno stile di vita sano, per salvaguardare la salute del fegato e prevenire coronaropatie. Ancora, però, l’industria alimentare e un certo tipo di ristorazione ricorrono a soffritti e fritture spesso riutillizando l’olio.
Lo studio su oltre 150.000 persone
Un nuovo studio americano si è interrogato su cosa accade al nostro sistema cardiocircolatorio se mangiamo troppo spesso fritti. La ricerca, condotta da un team di ricercatori attivo presso il Massachusetts veterans epidemiology research and information center di Boston e pubblicata sulla rivista Clinical nutrition ha coinvolto 154.663 persone monitorate per diversi anni.
Problemi alle coronarie
Mangiare troppi fritti può causare coronaropatie, ossia problemi alle coronarie, i vasi sanguigni che portano ossigeno al cuore e che possono ostruirsi causando l’infarto. Nel corso dello studio sono stati monitorati 6.725 casi (il 4,35 per cento del campione con problemi alle coronarie). Sono stati individuati 14,61 casi per mille persone che consumano fritture meno di una volta alla settimana, contro 16,57 casi su mille e 18,28 casi per mille tra le persone che mangiano cibi fritti rispettivamente 1-3 volte alla settimana o tutti i giorni. È stata trovata, quindi, una relazione diretta tra l’abuso di cibi fritti e coronaropatie e al crescere del consumo di fritture i rischi aumentano.