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Secondo un recente studio americano del Salk Institute for Biological Studies di La Jolla mangiare in un arco di tempo ben stabilito, nello specifico 10 ore, potrebbe facilitare la prevenzione di alcune malattie metaboliche come il diabete di tipo 2 e l’obesità. La ricerca, pubblicata sull’autorevole rivista scientifica Cell Metabolism, ha dimostrato che assumere tutti i pasti della giornata entro 10 ore, digiunando nelle rimanenti, può produrre effetti salutari.
Il ritmo circadiano delle cellule
Tutte le cellule dell’organismo lavorano su un ciclo di 24 ore (detto ritmo circadiano del ciclo cellulare) che agisce sull’attivazione dei geni. Per esempio i geni responsabili della digestione sarebbero più attivi nel corso delle prime ore del giorno, a differenza di quelli che riparano le cellule, più efficienti di notte.
L’esperimento in laboratorio
Per dimostrare la loro tesi, i ricercatori hanno condotto uno studio su alcuni topi di laboratorio suddivisi in due gruppi, ai quali erano stati disattivati i geni responsabili del funzionamento dell’orologio biologico per verificare se il ritmo circadiano potesse influenzare lo sviluppo delle malattie metaboliche. Questo anche perché in passato altri studi avevano dimostrato che nei roditori cui era stato “disabilitato” l’orologio circadiano, si erano sviluppati diabete, malattie epatiche, ipercolesterolemia e obesità, in particolare in quelli che seguivano una dieta libera ricca di grassi e zuccheri. Nell’esperimento in questione il primo gruppo del campione di topi poteva mangiare qualunque alimento a qualunque ora, mentre il secondo gruppo poteva assumere le stesse calorie,ma solo durante un arco temporale di 10 ore.
Più magri, più sani
Alla fine della ricerca è emerso che i topi del primo gruppo erano diventati obesi e avevano sviluppato malattie metaboliche, al contrario quelli del secondo gruppo erano rimasti magri ed in perfetta forma fisica. L’esperimento, hanno concluso gli autori, dimostra che mangiare entro una finestra temporale di 10 ore, mantiene in salute e previene le malattie metaboliche.