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A stabilire quanto mangiamo sono i taniciti, cellule gliali del sistema nervoso presenti in un’area del liquido spinale detta ventricoli. Queste cellule sarebbero capaci di controllare i livelli di energia del nostro corpo e di rilevare i nutrienti degli alimenti per poi trasmettere le informazioni acquisite al cervello.
Lo ha scoperto recentemente un gruppo di ricercatori della University of Warwick, coordinati dal professor Nicholas Dale che ha pubblicato lo studio sulla rivista PNAS.
Un aiuto per chi deve dimagrire
Secondo Dale il risultato della ricerca potrebbe aiutare tutti coloro che devono perdere peso perché è stato visto che i taniciti sono stimolati quando aumenta l’appetito.
Nello specifico il team di studiosi ha osservato che queste cellule “assaggerebbero” i nutrienti presenti nel liquido cerebrospinale, la cui qualità cambierebbe in base ai cibi mangiati. Pertanto la stimolazione dei taniciti potrebbe mutare il comportamento alimentare, anche nei bambini.
Così cambia l’appetito
Continuando nell’esperimento, i ricercatori hanno osservato che i taniciti risponderebbero ai nutrienti che determinano il senso della sazietà. Contrariamente a quanto si aspettavano, però, i taniciti stimolati portavano a mangiare di più e non di meno.
Non essendo ancora chiaro il meccanismo di controllo dei taniciti sulla fame, ci vorranno ancora altri studi prima di poterlo applicare sulle diete dimagranti.
Come dichiara lo stesso Nicholas Dale: “Abbiamo stabilito un legame tra i taniciti e l’assunzione di cibo, ma non capiamo ancora come possano contribuire al controllo del peso corporeo a lungo termine”.