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Se volessimo sintetizzare il pensiero del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare (Cnsa) in merito al corretto consumo di carne potremmo usare la locuzione latina “in medio stat virtus”, adottata dagli antichi proprio per affermare la necessita della moderazione o come invito ad evitare gli eccessi. Il Cnsa, infatti, ha di recente espresso parere positivo su un moderato consumo di carne, perché ritiene che questo alimento sia: “un importante fonte di proteine ad alto valore biologico e di altri nutrienti essenziali per la vita, soprattutto in alcune fasce di età e condizioni di salute”. Per consumarla in modo corretto, basta seguire i 5 preziosi consigli della nutrizionista Elisabetta Bernardi, anche autrice del libro “Oggi cosa mangio”.
Insieme alla vitamina C
La vitamina C contenuta in molti alimenti, se consumata insieme alla carne o ai salumi favorisce l’assorbimento del ferro libero presente nella carne rossa e in più, neutralizza quasi completamente i rischi legati a sostanze potenzialmente dannose, dovute alla non corretta cottura o a sostanze utilizzate in alcune trasformazioni alimentari. “Non a caso – ricorda la nutrizionista – nella carne trasformata viene aggiunto acido ascorbico, cioè vitamina C”. E allora, via libera all’aggiunta di succo di limone sulla carne o al consumo di un agrume (anche sotto forma di spremuta), ricchissimo di vitamina C, a fine pasto.
I tagli giusti
Per il suo basso contenuto calorico, la carne è un’apprezzabile alleata della linea. Questo effetto anti-fame deriverebbe proprio dalla soppressione della grelina, l’ormone che stimola la fame, provocato dalla digestione delle proteine. L’importante è scegliere un taglio di carne magro come il filetto tra le carni rosse, il prosciutto per il suino e il petto di pollo tra le carni bianche.
Al vapore o in padella antiaderente
La cottura al vapore o in pentole antiaderenti mantiene inalterato il contenuto di vitamine e minerali, di cui la carne è particolarmente ricca. Al contrario, la cottura ad alte temperature o a diretto contatto con la fiamma, come il barbecue o la frittura, soprattutto se prolungata, produce diverse sostanze chimiche cancerogene, come gli idrocarburi policiclici aromatici e le ammine aromatiche.
Non troppo spesso
In una dieta varia ed equilibrata, la dose consigliata è 70-100 g di carne rosse e/o bianche per 3-4 volte alla settimana e 50 g di salumi 1-2 volte alla settimana.
Meglio di provenienza nazionale
La nostra normativa in termini di sicurezza alimentare è tra le più severe del mondo, garantita anche dalle ispezioni e dai controlli quotidiani di circa 4.500 veterinari ufficiali del Sistema sanitario nazionale, non solo sul prodotto finito, ma anche su tutta la filiera produttiva.