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Si ingrasserebbe pure con i cibi più salutari! Lo sostiene uno studio dell’Università del Texas pubblicato sulla rivista Journal of the Association for Consumer Research. L’importante è la misura: occhio a non abusarne. Secondo questo studio, infatti, spesso coloro che vogliono dimagrire o non ingrassare, finirebbero per mangiare solo cibi sani, negandosi quelli “meno salutari”, ma in quantità superiori alle porzioni consigliate, perdendone così il beneficio.
Porzioni oversize
Jacob Suher, ricercatore dell’Università del Texas e primo autore dello studio, riporta che chi è attento alla linea, già a colazione tenderebbe a negarsi anche il più piccolo dolce, per poi dare sfogo ai propri istinti di fronte a una scatola di cereali, concedendosi anche il tris. Stessa costa con gli altri pasti: vengono scelte verdure e insalatone troppo condite, perché considerate sane, ma in porzioni “oversize”. E non si dimagrisce.
Il paradosso degli alimenti sani
«È piuttosto ironico – continua Suher – Quanto più abbiamo messo in commercio alimenti etichettati come sani e più ci siamo resi complici dell’epidemia di obesità, piuttosto che combatterla». Secondo l’autore, infatti, sarebbero proprio i cibi dichiarati salutari a favorire l’aumento di peso. Essendo percepiti sani, scatterebbe automaticamente la tendenza a consumarli in porzioni più grandi, essenzialmente per due motivi:
1. il sentirsi più in pace con la coscienza, tenderebbe istintivamente a far esagerare;
2. si è convinti (erroneamente) che i cibi più salutari siano meno sazianti di quelli meno salutari.
Non verrebbe preso in considerazione, invece, che anche gli alimenti dichiarati sani in etichetta contengono calorie, grassi e zuccheri che devono essere considerati in una schema alimentare equilibrato.
Esperimento in tre fasi
1. Prima fase. A 50 studenti dopo aver mostrato delle immagini di alimenti salutari o non salutari, è stato richiesto di associare a ciascun alimento parole strettamente associate al senso di sazietà.
2. Seconda fase. 40 giovani sono stati invitati a mangiare uno stesso biscotto che veniva presentato di volta in volta come salutare o non salutare. Come risultato, gli studenti che consideravano il biscotto salutare tendevano a sentire i morsi della fame prima degli altri, malgrado il biscotto fosse lo stesso.
3. Terza fase. I ricercatori hanno presentato dei pop corn come salutari, non salutari oppure nutrienti, dopodiché ai giovani è stato chiesto di ordinarli in modo da non accusare la fame fino al pasto successivo. Anche in questo caso, i giovani tendevano a ordinare maggiori quantità di pop corn che consideravano salutari, seguiti da quelli nutrienti e da quelli non salutari.
Sano uguale non saziante
Tutte le fasi dell’esperimento avrebbero dimostrato la tendenza a mangiare di più i cibi ritenuti sani per via di un’errata considerazione del loro scarso potere saziante.
Nutriente è meglio che sano
Visti i risultati, gli autori dello studio sono giunti alla conclusione che sarebbe meglio sostituire la parola “sano” presente in etichetta, con la parola “nutriente”, così da rendere meno fuorviante il senso di sazietà.