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“Se fossimo in grado di dare a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in eccesso né in difetto, avremmo trovato la strada della salute” diceva così Ippocrate (460-37 a.c.), il medico greco considerato il padre della medicina. Insomma, già in tempi remoti, Ippocrate si era reso conto di quanto alimenti e benessere fossero in stretta relazione. E la moderna medicina conferma una sana alimentazione è la prima forma di prevenzione nei confronti delle malattie cardiovascolari, gastrointestinali e oncologiche.
Le indicazioni dei gastroenterologi
Partendo proprio dal concetto di Ippocrate, i gastroenterologi italiani dell’Aigo, Associazione italiana gastroenterologi ospedalieri italiani, hanno presentato un vademecum per sfatare alcune false credenze popolari su alimenti e benessere.
Il caffè fa male al fegato
FALSO. Un moderato consumo di 2 tazzine al giorno può dare benefici contro la steatosi epatica, malattia caratterizzata dall’accumulo di grasso nel fegato, come dimostrano diversi studi pubblicati sulla rivista scientifica americana Hepatology.
Il tè verde è un toccasana
VERO E FALSO. È un antiossidante, ma bisogna fare attenzione, soprattutto quando lo si assume come ingrediente all’interno di prodotti ed integratori, anche dimagranti, che contengono altre sostanze. Si sono registrati casi di insufficienza epatica determinati proprio da estratti di tè verde.
Il vino danneggia il fegato
VERO E FALSO. L’alcol è certamente una sostanza tossica per l’organismo. Ma sono noti gli effetti benefici del vino sul fronte della prevenzione del rischio cardiovascolare. Uno studio apparso su Hepatology ha mostrato che un moderato consumo di vino ha anche un potere antiossidante sul fegato, grazie al resveratrolo, sostanza contenuta nell’uva rossa.
Le erbe fanno sempre bene
FALSO. Gli estratti di erbe contenuti negli integratori possono aggravare i sintomi della sindrome del colon irritabile. Responsabile degli effetti “irritanti” è l’epigallocatechina-3-gallato (EGCG), il composto polifenolico presente anche nel tè verde, come evidenziano studi pubblicati sulla rivista americana Hepatology.
La dieta “senza glutine” è sana
FALSO. Si tratta di una moda alimentata dalla convinzione che una dieta povera dei carboidrati, che contengono glutine, sia dimagrante e salutare. Il rischio connesso a questa scelta, invece, è di ridurre il consumo di fibre contenute nei carboidrati, benefiche per la salute dell’intestino, e compensare la mancanza di pasta e pane con i grassi saturi.
Una mela al giorno leva il medico di torno
FALSO. Mele e pere contengono zuccheri fermentabili che hanno effetti nocivi sulle persone che soffrono della sindrome del colon irritabile, come confermato anche da uno studio apparso sulla rivista Gastroenterology. In questi casi è consigliabile un consumo molto ridotto di questi frutti.
I succhi di frutta sono tutti uguali
FALSO. La differenza la fa il fruttosio, zucchero semplice che, se assunto con frequenza e abbondanza, ha l’effetto negativo di aumentare i grassi nel fegato. I succhi di frutta() che ne sono ricchi vanno, quindi, assunti con moderazione. Fa eccezione il succo di arance rosse che ha l’effetto, invece, di ridurre i grassi nel fegato.
La dieta mediterranea fa bene a tutti
VERO. Grazie al suo apporto equilibrato di carboidrati, verdura, pesce e carne e la ridotta presenza dei grassi, la dieta mediterranea, ha effetti benefici su tutto l’organismo.
In natura non esiste un “alimento completo”
VERO. Nulla è in grado di soddisfare da solo tutti i bisogni nutrizionali. Occorre perciò combinare tra loro i diversi alimenti, nei diversi pasti, per fornire ogni giorno il giusto apporto nutritivo.