Argomenti trattati
Le protesi dinamiche sono la grande novità. Gli interventi per modificare l’aspetto del décolleté rendendolo più vicino ai desideri delle donne rimangono sempre in testa alla classifica delle operazioni di chirurgia estetica più gettonate. E così, forte di una costante crescita nelle richieste, la ricerca punta a migliorare sempre di più i risultati della metodica. Cambiando le tecniche di innesto, innanzitutto, ma anche le protesi che vengono utilizzate per dare volume e pienezza, come appunto le protesi dinamiche
Cambiano forma in base alla posizione
Le nuove protesi sanno dare al seno un aspetto decisamente più naturale e morbido rispetto a quelle tradizionali. Il gel di cui sono fatte le protesi dinamiche infatti cambia forma in base alla posizione assunta, scongiurando il temuto “effetto boccia”.
Meno rischi di effetti collaterali
Dopo il necessario tempo di collaudo e di osservazione, le protesi dinamiche, sul mercato da cinque anni ma solo da un paio in Italia, si possono considerare decisamente vantaggiose e sicure dal rischio di incapsulamento che costringe spesso a un successivo intervento. Essendo morbidissime, le nuove protesi non provocano sieromi cioè versamenti di liquidi all’interno della sacca in cui vengono inserite, cosa che succede invece con le protesi texturizzate dotate di una superficie ruvida che graffia e irrita il tessuto. Garantite per dieci anni, le protesi dinamiche sono tracciabili e riconoscibili grazie a una carta d’identità racchiusa in un microchip leggibile attraverso un apposito scanner, a massima garanzia di sicurezza.
Si installano velocemente
Un loro ulteriore vantaggio? Essendo delicate e sottilissime si possono impiantare nel corso di un intervento mini-invasivo e posizionarle dietro la ghiandola invece che sotto il muscolo, in modo da dimezzare i tempi di convalescenza e ridurre anche di tre volte i tempi di recupero. Dopo una settimana dall’intervento infatti si possono riprendere le consuete attività e dopo due tornare in palestra mentre con le protesi classiche la convalescenza durava quindici giorni e bisognava attendere un mese o due prima di riprendere l’attività sportiva.
.