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Piacciono sempre di più. Secondo i dati raccolti dell’Istituto superiore di sanità circa tredici italiani su cento hanno uno o più tatuaggi sul corpo. Dei quasi sette milioni di italiani tatuati il 13,8 % sono donne, l’11,7% uomini e il 7,7% minorenni. La maggior parte di loro, ben il 92,2%, è soddisfatta del tattoo che ha scelto ma un’elevata percentuale, ben il 17,2%, dichiara di volerlo rimuovere e di questi il 4,3% l’ha già fatto. In parallelo all’aumento di richieste di disegni sulla pelle cresce, infatti, anche il numero di italiani che vogliono cambiare tatuaggio.
Aumentano i pentiti
Contrariamente a quanto si pensa, infatti, un tattoo non è per sempre. A pentirsi sono in molti, visto che sui sette milioni di tatuati italiani ben 1,2 milioni decidono di cancellare i disegni sul corpo. I dati indicano che il 54% delle donne tatuate e il 48% degli uomini ha dichiarato di volere rimuovere o cambiare un tatuaggio sulla propria pelle. La maggior parte dei pentiti ha tra i 30 e i 40 anni (68%), mentre la percentuale scende al 45% tra i 18 e i 29 anni e al 41% tra gli over 40.
La nuova moda è cambiarli
Ma il vero boom è quello del “tattoo changing”: un tatuato su due in pratica vuole sostituire un tatuaggio vecchio con uno nuovo, mentre il 26% ne camuffa solo una parte per modificarne il significato per fini estetici (13%) o per eliminare definitivamente un ricordo difficile da lasciarsi alle spalle (10%).
Il trend dei Vip
È quanto emerge da uno studio condotto dal Quanta System Observatory su circa 1.600 italiani tra i 18 e i 60 anni. Cresce, quindi, in continuo il numero degli italiani che vogliono cambiare tatuaggio seguendo una tendenza partita dagli Stati Uniti da attori come Angelina Jolie e Johnny Depp, che ha contagiato anche i vip di casa nostra come Elisabetta Canalis e Federica Pellegrini.
Che cosa si vuole cambiare
In testa alla classifica dei tatuaggi più trasformati ci sono i nomi degli ex (58%), le citazioni celebri (45%) e i disegni tribali (41%). Completano l’elenco dei tattoo più sostituiti quelli fatti con le ex amiche del cuore (37%), quelli venuti male (35%), lo stemma della squadra del cuore (31%), i tatuaggi considerati troppo evidenti o impressi su una parte del corpo esposta (25%), quelli ritenuti imbarazzanti come un lecca lecca o una pin-up (19%), quelli con riferimenti politici o ideologici (15%) o troppo infantili come i personaggi dei cartoni animati (12%). Le ragioni sono ovviamente le più diverse, molte di ordine pratico ma molte anche con sfumature psicologiche.