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È un fenomeno estetico di tendenza. Sono sempre di più infatti le donne e gli uomini che scelgono di impreziosire la pelle con un disegno oppure una scritta, non più come un tempo solo giovanissimi ma anche persone con qualche anno in più sulle spalle che scelgono i tatuaggi come mezzo di espressione della propria personalità.
L’ultima moda
I tatuaggi eseguiti con l’inchiostro bianco, rispetto ai disegni classici neri oppure a colori a volte anche molto intensi, risultano decisamente più delicati ed eleganti, ideali per chi cerca un effetto sofisticato, glamour ma poco appariscente.
Tatuatori specializzati
Per rendere un tatuaggio bianco visibile e compatto serve il lavoro di tatuatori altamente specializzati che passino più e più volte l’inchiostro sulla stessa zona, evitando al contempo di danneggiare i tessuti. Attenzione però che tatuarsi di chiaro non è mai una pratica completamente esente da rischi. Il primo elemento da tenere in considerazione è che i tatuaggi bianchi con l’esposizione al sole tendono a ingiallire, mentre quelli neri possono dare fenomeni di fotosensibilizzazione con conseguente effetto rilevato della cute. Per non parlare delle complicanze ancora più serie che possono prodursi a livello cutaneo e non solo e che interessano sia i tatuaggi scuri sia chiari.
Restano le complicanze
Nell’esecuzione dei tatuaggi esistono, infatti, numerose complicanze che possono essere di natura non allergica (come la dermatite irritativa da contatto e le reazioni lichenoidi), allergica (come la dermatite allergica da contatto e le reazioni sistemiche) oppure entrambe (come l’orticaria da contatto e le reazioni granulomatose). L’introduzione di pigmenti esogeni, a livello intradermico, inoltre può causare reazioni cutanee eczematose, reazioni granulomatose, reazioni lichenoidi, lesioni sarcoidee, vasculiti, iperplasie pseudo-epiteliomatose.
In caso di problemi
Sicuramente il primo step è quello di rivolgersi tempestivamente a degli specialisti. Per la diagnostica allergologica sono disponibili specifici patch test che vanno a testare la reazione ai vari apteni contenuti nei pigmenti dei tatuaggi. Qualora sia necessario, si può effettuare una biopsia incisionale nell’area alterata del tatuaggio, con esecuzione dell’esame istologico.