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Occhiaie e borse, rughe e pori dilatati. I selfie danneggiano la pelle, proprio come le lampade Uv. La verifica è stata fatta in maniera diretta da una blogger londinese di ventisei anni che si scattava circa cinquanta foto ogni giorno da postare sul suo blog e su Instagram. Con il passare del tempo la giovane si è accorta di come quella luce blu (chiamata con la sigla Hev) emessa da cellulari, computer portatili e tablet sia dannosa per la pelle.
Come i raggi solari
I danni dei selfie ricordano molto da vicino quelli provocati dai raggi Uva e Uvb: la ragazza aveva notato, infatti, come sul suo volto fossero comparse nuove lentiggini, i pori fossero più dilatati e le occhiaie più marcate. Il trucco era ormai diventato indispensabile per coprire questi difetti: così ha deciso di rivolgersi a un dermatologo, il quale le ha spiegato in modo semplice ma dettagliato cosa può provocare la sovraesposizione alla luce Hev. Questo tipo di luce è tra i fattori che insieme all’inquinamento e al sole danneggiano la cute, accelerando il processo di invecchiamento: questi tre elementi insieme provocano calore e infiammazione sotto la pelle, rallentando la sua capacità di difendersi da ulteriori aggressioni e di rigenerarsi.
Esami specifici
La cute della ventiseienne è stata “scansionata” da un macchinario che ha analizzato la dimensione dei pori, i danni del sole, la pigmentazione, la presenza di linee e rughe, l’umidità e, naturalmente, i danni luce Hev. Un’analisi approfondita dalla quale è risultato con chiarezza come i selfie danneggino la pelle con problemi già visibili ma anche con altri a venire, ancora nascosti.
I solari servono comunque
La protezione solare non può proteggere la pelle dalla luce Hev, almeno non le formule ra disponibili. Come fare allora per arginare i danni? Proteggere il viso ventiquattro ore su ventiquattro con sieri e creme ad alta concentrazione di antiossidanti, molecole che contrastano i radicali liberi e sono in grado così di offrire protezione alla pelle contro l’invecchiamento precoce. Per non sommare danno su danno, la protezione solare rimane comunque fondamentale quando si esce, non solo in estate ma in tutte le stagioni dell’anno, non solo al mare ma anche in città. Attenzione in modo particolare che la formula da utilizzare al mattino, idratante, nutriente o anti-età in base alle necessità della pelle, contenga filtri solari con un Spf tra il 20 e il 30.