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L’inquinamento può mettere in serio pericolo la chioma. Lo smog, infatti, soprattutto il particolato fine emesso dai tubi di scarico delle macchine diesel, potrebbe provocare la perdita dei capelli. Lo suggerisce uno studio condotto da Hyuk Chul Kwon del centro di ricerca Future Science Research Centre nella Repubblica di Corea per mostrare che, esponendo le cellule del cuoio capelluto (ossia quelle che formano i follicoli piliferi e sono predisposte alla crescita dei capelli) a particelle inquinanti come quelle liberate dagli scarichi delle vetture diesel, si riduce la produzione di proteine indispensabili alla crescita del capello, come la beta-catenina.
Come agisce lo smog
L’effetto dello smog, soprattutto del particolato fine PM10, è risultato “dose-dipendente”, ovvero più smog c’è, più ne risentono le cellule deputate alla crescita dei capelli. Lo studio è particolarmente interessante perché per la prima volta riesce a evidenziare un possibile meccanismo d’azione con cui lo smog agisce sulle cellule del cuoio capelluto portando a una perdita di capelli. Sotto accusa nello specifico il particolato PM, una miscela di piccole particelle e goccioline di liquidi costituite da una vasta gamma di acidi, inclusi nitrati e solfati, sostanze chimiche organiche, metalli e particelle di suolo e polvere.
Tanti problemi per la salute
Queste particelle sono collegate a una serie di problemi di salute a causa delle loro dimensioni microscopiche che consentono loro di entrare facilmente nei polmoni e causare danni sia ai polmoni stessi che al cuore. Il particolato è suddiviso in due categorie: PM10 e PM2.5. PM10 si riferisce a particelle con un diametro di 10 micrometri o meno e PM2.5 si riferisce a particelle con un diametro di 2,5 micrometri o inferiore. Si ritiene che entrambe le categorie siano i principali inquinanti, ma – mentre i loro effetti sulla salute cardiaca e respiratoria vengono studiati attivamente – quelli sulla pelle e sui capelli non sono stati determinati.