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Corse al parco e allenamenti in palestra. E ancora nuotate in piscina e pedalate nel verde oppure sulla cyclette. Quello che conta è muoversi. Perché secondo i ricercatori dell’University of Texas Southwestern Medical Center non c’è dieta che tenga: in uno studio pubblicato sulla rivista Mayo Clinic Proceedings hanno dimostrato che praticare attività fisica è il modo più efficace per avere la pancia piatta e sconfiggere il grasso nascosto, noto come grasso viscerale, quello per intenderci che si accumula sulla pancia, anche più dei trattamenti farmacologici, comunemente utilizzati per perdere peso, e persino della chirurgia bariatrica.
C’è grasso e grasso
Bisogna partire dal presupposto che esistono diverse tipologie di tessuto adiposo nella pancia: quello viscerale e il sottocutaneo. Il grasso viscerale, preso in esame in questa ricerca, è la parte di tessuto adiposo concentrata all’interno della cavità addominale e distribuita tra gli organi interni e si differenzia da quello sottocutaneo che è, invece, concentrato nello strato appena sotto la pelle. Secondo ricerche precedenti, il grasso viscerale sarebbe il più dannoso: uno studio dell’Università del Michigan, pubblicato nel 2017, ha infatti dimostrato che è il principale responsabile della produzione del fattore di crescita dei fibroblasti 2, una proteina in grado di trasformare le cellule normali in cellule tumorali.
Sport e farmaci
Sebbene possa sembrare abbastanza scontato il fatto che l’attività fisica aiuti a perdere peso, poche ricerche hanno finora focalizzato l’attenzione su quale fosse la strategia migliore per avere la pancia piatta. Per capirlo i ricercatori hanno passato in rassegna circa 2.500 studi, mettendo a confronto due tipologie di interventi diversi per perdere peso: uno incentrato sulla modifica dello stile di vita, inserendo più attività fisica, e l’altro invece basato su trattamenti farmacologici, comunemente usati per la perdita di peso approvati dall’ente statunitense Food and Drug Administration (Fda). Dai risultati dello studio è emerso che sia l’esercizio fisico sia il trattamento farmacologico determinano una diminuzione del grasso viscerale. Ma le riduzioni osservate erano più significative per ogni chilo di peso corporeo complessivo perso con l’attività fisica.
Più movimento, meno centimetri
Per esempio, come sostengono i ricercatori nello studio, per ottenere una riduzione di 3 centimetri quadrati di grasso viscerale sarebbe necessaria una perdita di peso di circa 18 kg con un trattamento farmacologico rispetto ai 14 kg circa persi con l’esercizio fisico. Quando gli studi, infatti, usano il peso o l’indice di massa corporea (Imc) come parametri, non è possibile stabilire se gli interventi riducono il grasso in ogni parte del corpo o semplicemente vicino alla superficie.