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Labbra gonfiate a dismisura, occhi che hanno perso la loro naturale espressività e zigomi troppo marcati che induriscono i tratti. Sono tutti eccessi a quali i medici estetici dicono no: risultati di questo tipo sono, infatti, l’espressione diretta, e non certo bella, di trattamenti eseguiti non correttamente e di un uso improprio o comunque poco consono di filler e tossina botulina.
Cambio di rotta
A farsi portavoce dei medici che dicono no agli eccessi in medicina è stato di recente Massimo Signorini, presidente di Aiteb, Associazione italiana terapia estetica botulino. Il punto di partenza è molto semplice: senza dover far ricorso al bisturi, la medicina estetica è in grado di dare risposte significative in termini di bellezza e ringiovanimento, ma deve sempre farlo nel modo meno invasivo e più naturale possibile. In caso contrario fallisce la sua missione primaria: quella di regalare una bellezza naturale, senza esagerazioni che tolgono non solo armonia ma anche finezza e personalità al volto.
Non snaturare
Anche in medicina estetica esistono, quindi, delle regole da rispettare, prima quella di non alterare mai i lineamenti con interventi troppo netti e invasivi. La medicina estetica, quindi, è sempre più rivolta verso risultati naturali, tanto che sono stati sviluppati approcci quasi matematici per non alterare gli equilibri di un viso e assicurare un complessivo ringiovanimento del volto senza stravolgerne l’armonia.
I canoni dell’antica Grecia
Arthur Swift, chirurgo plastico canadese, per esempio ha introdotto un nuovo approccio alla bellezza, utilizzando trattamenti con tossina botulinica e acido ialuronico. Arthur Swift ha ripreso un canone già presente nell’arte dell’antica Grecia trasportandolo ai giorni nostri: applicando il rapporto 1:1,618 non solo al viso intero, ma anche distretto per distretto, è possibile ricreare proporzioni più armoniche. È sicuramente un approccio innovativo e interessante, testimonianza diretta di quanto sia importante ricercare dei risultati naturali e rispettosi delle caratteristiche personali del paziente.
Botulino o acido ialuronico
Naturalmente per arrivare a questo è indispensabile avere una solida preparazione e una conoscenza approfondita dei prodotti a disposizione, di come e dove vanno utilizzati. Il botulino e l’acido ialuronico sono profondamente differenti; se i filler svolgono un’azione riempitiva, la tossina botulinica tende a modulare l’attività muscolare: è la mano esperta del medico che deve individuare l’area giusta da trattare e scegliere il prodotto più adatto per ottenere il risultato desiderato.