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Durante la gestazione il caldo si tollera con maggiore difficoltà, perché le variazioni ormonali comportano una dilatazione dei vasi sanguigni, che fanno aumentare la sudorazione ed aumentano la percezione del calore. E in gravidanza il problema delle gambe gonfie può solo peggiorare. Due donne su tre si ritrovano in estate con le gambe gonfie e pesanti. Un problema comune a molte, dunque, ma non per questo va trascurato. Anzi, è importante prendere le giuste precauzioni perché un semplice fastidio non si trasformi negli anni in una vera e propria malattia. Il disturbo si lega a una difficoltà nella circolazione che dai piedi risale fino al cuore, quella sanguigna, innanzitutto, ma anche quella linfatica. Il caldo estivo, dilatando i vasi, peggiora la situazione: se il sangue fatica a risalire verso il cuore e il sistema linfatico non riesce a depurare e a filtrare la linfa, si verifica un ristagno di liquidi e tossine nelle gambe. Tutto questo spiega perché con il salire del termometro è facile trovarsi con le gambe gonfie, pesanti e stanche, difficili da muovere. Tutti problemi che si accentuano nei nove mesi.
Stimolare l’effetto pompa del piede
Il problema, più accentuato in chi già soffre di cattiva circolazione e di debolezza di vene e capillari, può essere peggiorato da una scarsa tonicità dei muscoli delle gambe e dalla sedentarietà: in questi casi, infatti, i polpacci non riescono a comprimere le vene e i piedi a svolgere la loro naturale azione di pompa. Consumare spesso cibi salati, assumere di frequente bevande alcoliche, essere in sovrappeso, stare per troppo tempo nella stessa posizione, indossare indumenti stretti, portare tacchi troppo alti, fumare, esporre le gambe a fonti di calore sono abitudini che fanno peggiorare ulteriormente la situazione.
Pronto soccorso gambe
I rimedi contro le gambe gonfie? Innanzitutto adottare comportamenti virtuosi, come non stare troppo a lungo nella stessa posizione, fare movimento con regolarità per stimolare la circolazione, seguire un’alimentazione ricca di frutta, verdura, cibi integrali e bere molto. Utile anche indossare calze a compressione graduata che aiutano a far risalire il sangue dal basso verso l’alto, attenuando il senso di fatica e di stanchezza agli arti inferiori.
Un aiuto dalla medicina estetica
Tra i trattamenti di medicina estetica che si rivelano preziosi contro le gambe gonfie c’è la carbossiterapia, una metodica poco invasiva che prevede l’utilizzo di anidride carbonica: iniettata sottocute o nel derma, stimola la motilità dei vasi, il sangue scorre con più facilità, la circolazione migliora e il drenaggio veno-linfatico (di liquidi e tossine) aumenta. Di conseguenza i tessuti ricevono più nutrimento, le tossine e le scorie vengono smaltite più velocemente e il gonfiore si riduce. Il trattamento è indolore o quasi, per cui non è necessario praticare anestesie.
Come si procede
Il medico inserisce sotto pelle, a circa un centimetro di profondità, minuscoli aghi, attraverso i quali viene insufflata l’anidride carbonica, che per alcuni secondi gonfia la parte. Il rigonfiamento si riassorbe spontaneamente in pochi attimi, migliorando circolazione e ossigenazione e diminuendo la ritenzione idrica.