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Snellimento e rassodamento mirato sui punti critici
Gambe, addominali e glutei possono diventare un vero e proprio incubo per le donne perché sono zone dove l’adipe si accumula facilmente. In più, la gravidanza non fa che peggiorare le cose.
Ecco come intervenire con prodotti specifici, un’alimentazione corretta e qualche semplice esercizio per un rassodamento e snellimento mirato.
Per l’addome: equiseto, echinacea e olio di jojoba
Dopo il parto oltre alle smagliature lasciate dalla gravidanza, l’addome si ritrova senza tono ed elasticità.
Per intervenire servono creme e oli anti smagliature arricchiti con sostanze elasticizzanti, come equiseto ed echinacea, e rassodanti come olio di jojoba, calendula e karité che aiutano la pelle a ritrovare la compattezza perduta. Vanno applicati con un buon massaggio che, con movimenti circolari, parte dall’ombelico e arriva a tutto l’addome.
Esercizi specifici ogni giorno
Perché i muscoli riacquistino tono e quindi sostengano meglio l’addome, ogni giorno fai degli esercizi mirati come questo:
– seduta su una sedia, con la schiena dritta, alza lentamente le gambe fino a distenderle e poi riportale lentamente a terra. Fai attenzione a non inarcare la schiena: lo sforzo deve essere fatto dai muscoli addominali.
Glutei più sodi con creme idratanti e tonificanti
Se si ingrassa troppo nei nove mesi, l’adipe in eccesso si deposita molto facilmente sui glutei, dando origine a un circolo vizioso: le cellule di grasso ostacolano la corretta circolazione sanguigna, già rallentata dagli ormoni della gravidanza, incrementando così sempre più la ritenzione idrica e facendo perdere tono ai glutei.
Per risolvere il problema applica creme idratanti e rassodanti massaggiando un gluteo alla volta, facendo piccoli anelli concentrici. Parti dal basso del gluteo fino alla schiena, poi pizzica dolcemente le parti più interne.
Per le gambe sì ai prodotti drenanti e liporiducenti
Il nemico giurato delle gambe è la cellulite, condizione peraltro peggiorata dalla gravidanza che provoca ritenzione idrica. In questo caso i cosmetici ideali sono quelli drenanti e liporiducenti, in quanto favoriscono lo smaltimento dei grassi e il drenaggio dei liquidi.
Per effettuare un massaggio corretto nelle zone colpite dalla cellulite dove la circolazione è alterata occorre effettuare movimenti che partano dalle caviglie e arrivino fino alle cosce. Il massaggio va sempre fatto partendo dal basso e andando verso l’alto senza premere troppo sui tessuti, ma facendo una sorta di lunga e decisa carezza con tutte e due le mani. In pratica, si va dalle caviglie fino alle cosce e si procede non staccando mai le mani dalla pelle. La sequenza va ripetuta più volte. Il massaggio si conclude con leggeri movimenti rotatori nelle zone più colpite.
Meno sale contro la ritenzione idrica
Per sgonfiare le gambe la prima regola in cucina è evitare il più possibile il sale e tutti i cibi che ne sono ricchi (dado, salumi, formaggi stagionati, cibi pronti ecc.). Il sodio, infatti, se non viene smaltito bene dai reni si addensa nei tessuti, alterando il normale meccanismo di drenaggio dei liquidi e delle sostanze di scarto. In più occorre bere almeno 2 litri di acqua al giorno per mantenere la pelle ben idratata e favorire il ricambio di liquidi. Se poi si è in sovrappeso, una corretta e leggera dieta dimagrante è efficace anche contro la “pelle a buccia d’arancia”: oltre ad appesantire la silhouette, i chili in più, infatti, ostacolano la circolazione sanguigna e linfatica, peggiorando la cellulite.
Il movimento è indispensabile
Gambe, addominali e glutei tornano in forma anche e soprattutto grazie all’esercizio fisico. Stop, quindi, alla pigrizia. Anche se il bambino non riposa bene la notte e quindi anche tu non dormi bene, fare movimento aiuta a superare la stanchezza, a scaricare la tensione e a ritrovare il buonumore.
Fai lunghe passeggiate con la carrozzina, evitando le ore più assolate e i luoghi più trafficati e se riesci per qualche ora a lasciare il piccolo a tuo marito o alla baby sitter, via libera anche a qualche esercizio in palestra, una corsa al parco o una nuotata in piscina. L’unica accortezza se stai ancora allattando è di non attaccare il piccolo al seno nella mezz’ora successiva all’attività fisica perché l’acido lattico può alterare il sapore del latte.