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La medicina estetica soft, quella che permette di ringiovanire il viso, in modo naturale, indolore, senza eccessi piace sempre di più. E i filler che permettono di riempire rughette e solchi profondi, restituendo un aspetto più fresco al viso sono tra gli interventi i più gettonati. Eppure poche donne chiedono informazioni sui filler al momento dell’impianto.
Molta superficialità
Solo una su dieci si informa riguardo i prodotti che vengono iniettati per rinfrescare il viso oppure rendere più turgide le labbra. Le altre, invece, si fidano ciecamente del medico e non prestano attenzione alle minime accortezze necessarie per non avere problemi. Non chiedono, per esempio, di farsi aprire la confezione davanti agli occhi oppure di farsi mostrare il talloncino che è sempre presente sui prodotti regolarmente commercializzati e che testimonia il numero del lotto, la provenienza, la data di scadenza, cioè tutte quelle informazioni fondamentali per non correre rischi.
Più attenzione alla sicurezza
Il fatto che poche donne chiedono informazioni sui filler può essere un problema soprattutto quando il trattamento non viene eseguito dai chirurghi estetici e dermatologi, che hanno esperienza della pratica, ma da altri medici come i dentisti che non hanno le dovute conoscenze né sulla tecnica e neppure sui prodotti da utilizzare. Se poi si accetta di farsi iniettare dei filler in strutture non autorizzate il rischio cresce: in questi casi i prodotti utilizzati possono essere di dubbia provenienza e arrivare dall’Est Europa o dalla Cina, dove i controlli sono meno scrupolosi, e, nella migliore delle ipotesi, non dare i risultati sperati, quando non addirittura creare problemi anche seri di reazioni irritative e allergiche.
Solo in centri autorizzati
Occorre rivolgersi sempre solo a dermatologi e medici estetici e controllare sempre con attenzione il prodotto che viene iniettato, chiedendo di farsi consegnare prima dell’impianto il talloncino che va conservato non solo come garanzia di un prodotto approvato, ma anche per poter rintracciare il lotto di produzione qualora dovessero presentarsi dei problemi.