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Denti bianchi? Il desiderio di un sorriso perfetto e luminoso, sempre più sentito dalle donne e anche dagli uomini, non deve suggerire inutili interventi casalinghi che, oltre a non dare i risultati desiderati, rischiano di compromettere la salute e la bellezza della dentatura. Bicarbonato, aceto e limone, i rimedi più usati per avere denti bianchi, hanno effetti dubbi e per di più possono arrecare seri danni alla bocca.
C’è sbiancamento e sbiancamento
A mettere in guardia è la Società italiana di parodontologia (SIdP) che precisa innanzitutto quanto sia importante distinguere tra lo sbiancamento che permette di togliere le macchie da fumo o dall’assunzione di sostanze pigmentanti come il caffè, il tè e la liquirizia e lo sbiancamento vero e proprio del dente, che arriva ad agire direttamente sul colore dello smalto, una caratteristica estetica personale e di tipo genetico. La rimozione delle macchie più superficiali provocate da nicotina e altre sostanze coloranti può essere fatta durante una seduta di igiene orale utilizzando polveri a base di bicarbonato dalla delicata azione abrasiva.
No ai consigli del Web
Attenzione però che sul web spopolano blog e siti che illustrano tutte le sostanze naturali in grado di far conquistare o riconquistare denti bianchi. Essendo abrasive e acide come il limone, l’aceto, la candeggina riescono certo a togliere qualche piccola macchia superficiale ma possono danneggiare lo smalto soprattutto se usate con una certa frequenza. Inoltre, se applicate in presenza di colletti scoperti, ovvero le parti del dente in cui la gengiva si è ritirata, possono provocare ipersensibilità al freddo e dolore a contatto con il freddo.
Solo da professionisti qualificati
Sconsigliati per le macchie, i rimedi fai da te lo sono ancor di più per schiarire il colore dello smalto. In questo caso le tecniche professionali, le uniche testate scientificamente, sono anche le uniche che danno risultati perché utilizzano gel sbiancanti a base di perossido di carbamide, una sostanza che deve essere applicata sono il controllo diretto dell’odontoiatra o dell’igienista dentale. In alternativa la stessa sostanza può essere applicata sulla parte da trattare attraverso mascherine personalizzate portate dal paziente a domicilio per alcune ore al giorno per circa un paio di settimane. In qualsiasi caso le procedure di sbiancamento vanno eseguite in condizioni di sicurezza e sotto controllo professionale per evitare qualsiasi rischio di danneggiamento dello smalto.