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Leggere l’etichetta è fondamentale quando si acquista un cosmetico, in particolare quando si tratta di creme solari, formulazioni che negli Usa vengono considerate farmaci per la loro azione di tutela sulla salute. Comprare un solare deve essere, infatti, una scelta consapevole che passa innanzitutto da un’attenzione puntuale all’etichetta.
Le informazioni che contano
Questi i consigli di Laura Busata, Cosmetics R&D Senior Specialist di Unifarco, azienda fondata e formata da farmacisti che propone prodotti cosmetici, nutraceutici, dermatologici e di make-up efficaci e sicuri. L’SPF è il primo elemento da considerare. Il Sun Protector Factor indica, infatti, il livello di protezione di un prodotto dai raggi UVB, responsabili di eritemi e scottature: più alto è il fattore di protezione, più la pelle è preservata, visto che maggiore è la quantità di raggi schermata. Attenzione in ogni caso che il concetto di protezione totale non esiste: attualmente non è possibile formulare creme solari che proteggano schermando il 100% dei raggi. Sono da acquistare poi solo solari che riportano il simbolo UVA racchiuso in un cerchio. Comprova che il prodotto è testato secondo le linee guida COLIPA (European Cosmetic and Parfumery Association) e contiene almeno 1/3 di filtri UVA rispetto ai filtri UVB. Solo così si può arginare questo tipo di radiazioni che, raggiungendo gli strati profondi, provoca danni e accelerano il processo di invecchiamento.
Resistente all’acqua
Waterproof è il termine che non dovrebbe essere presente sulle creme solari, dal momento che non esiste prodotto in grado di mantenere inalterate le sue proprietà filtranti a contatto con l’acqua. Sull’etichetta si possono avere solo due diciture: water resistant e very water resistant, determinate entrambe da precisi test in laboratorio. Se dopo 40 minuti (80 minuti in caso di dicitura very water resistant) di immersione in acqua il fattore di protezione è maggiore o uguale al 50% di quello dichiarato in etichetta, il prodotto è water resistant. In ogni caso il consiglio è sempre quello, terminato un bagno, di spalmare nuovamente la crema.
Bambini e pelli sensibili
Se è presente la dicitura resistente, il prodotto offre maggior garanzia di protezione. Il contatto con la sabbia o con il telo mare, infatti, è certamente meno invasivo rispetto a quello con l’acqua del mare o della piscina, ma non è da trascurare soprattutto quando si parla di protezione dei più piccoli e delle pelli chiare e sensibili.