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Prima di fare qualunque intervento di chirurgia estetica informati bene. Il documento cui far riferimento sono le Linee guida per la chirurgia plastica messe a punto dall’Associazione italiana di chirurgia plastica estetica (Aicpe), punto di riferimento sia per gli addetti ai lavori sia per i pazienti.
Un esempio copiato anche all’estero
Seguendo le indicazioni del ministero della Salute, le linee guida sono utilizzate anche dai tribunali nella valutazione della responsabilità professionale dei chirurghi plastici. Non solo: l’International Society of Aesthetic Plastic Surgery (Isaps) ha preso le nuove linee guida italiane per la chirurgia plastica come modello per la stesura di un documento analogo di uso internazionale da diffondere a tutte le società di chirurgia plastica estetica.
Aggiornato con gli ultimi trattamenti
Nel documento, aggiornato con le novità tecniche e le ultime scoperte scientifiche, sono state introdotte delle modifiche per la liposuzione, intervento che risulta il più praticato in Italia, alla luce delle nuove tecniche laser e di radiofrequenza, e per il lipofilling, ossia il trapianto di grasso, per cui sono state aggiunti degli accorgimenti su come perfezionare il processo per avere un risultato migliore.
Assicurano maggiore sicurezza
Obiettivo del documento è condividere le raccomandazioni sviluppate di continuo sulla base di conoscenze costantemente aggiornate in modo da offrire il massimo della sicurezza e la certezza dei risultati nei diversi interventi di chirurgia estetica. Le nuove linee guida per la chirurgia plastica spiegano non solo come eseguire un’operazione, ma anche i limiti di ciascun intervento e come contenere le eccessive aspettative del paziente che rappresentano la principale controindicazione a operare. Ecco qualche esempio utile a chi pensa di ricorrere a qualche intervento di chirurgia estetica o plastica
Attenzione al sole dopo la blefaroplastica
Con la blefaroplastica, il ringiovanimento dello sguardo, non è possibile eliminare tutte le rughe o le pieghe della cute palpebrale e nemmeno le occhiaie che diventano più evidenti se ci si espone al sole nei primi tre mesi dopo l’operazione.
Se si vuole ringiovanire il viso
Per quanto riguarda il lifting del viso la controindicazione principale è rappresentata dalle aspettative eccessive del paziente che non può pensare di ritrovare la freschezza della gioventù. La sala operatoria resta l’unica soluzione per chi vuole ringiovanire il volto: lipofilling, filler e botulino possono migliorare l’aspetto del viso in casi di invecchiamento non troppo avanzato, ma non hanno effetti sul rilassamento dei tessuti, in particolare per quanto riguarda la zona della mandibola e del mento.
Per rimodellare il naso
Anche per il rimodellamento del naso, l’unica soluzione percorribile è il bisturi, anche se per difetti moderati si possono usare lipofilling e filler. Nessuna speranza, invece, per chi ha la punta del naso con la cute grossa e spessa: resterà sempre bulbosa anche con l’intervento visto che mantiene la memoria della forma.
Limiti alla liposuzione
Per la liposuzione, invece, il paziente ideale è normopeso e con accumuli localizzati. Se la pelle è poco elastica o sovrappeso c’è la possibilità di avere scarsi risultati mentre la precauzione da adottare è quella di non aspirare più del 7% del peso del paziente: percentuali maggiori sono rischiose e possono essere asportate solo valutando con particolare attenzione le condizioni del paziente e ricoverandolo in una struttura protetta.