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Tra i tanti danni provocati dall’infezione tra Covid-19 c’è anche una copiosa caduta dei capelli. Non è certo uno dei più gravi. ma è comunque un problema serio che può impattare in maniera molto forte da un punto di vista psicologico che a sua volta, in un circolo vizioso, aggrava la condizione fisica, dilatando i tempi della completa guarigione.
Dopo 2-3 mesi
Nel 90% dei casi la caduta dei capelli si manifesta dopo due, tre mesi dall’infezione in maniera copiosa. La caduta dei capelli post-Covid rientra nella categoria del telogen effluvium acuto e porta alla perdita dai 100 ai 200 capelli al giorno: si è di fronte alla tipica caduta di capelli reattiva che si verifica dopo eventi traumatici. In misura più ridotta, questo tipo di caduta si ha anche durante il cambio di stagione, ma in misura minore rispetto ai pazienti del Covid-19, per i quali la chioma si riduce notevolmente.
Una task force al lavoro
“Le prime segnalazioni di questa caduta dovuta al Covid -19 – afferma la professoressa Bianca Maria Piraccini, direttrice della Scuola di Specializzazione di Dermatologia e Venereologia dell’Università degli studi di Bologna – risalgono a giugno 2020 e sono arrivate da tutto il mondo: in Italia, a Bologna, è stata creata così una task force, guidata dalla dottoressa Michela Starace che sta coordinando gli scienziati di tutto il mondo per registrare tutti i casi di caduta dei capelli dopo l’infezione da Covid-19 e cercare di trovare una spiegazione”.
Varie cause coinvolte
Tra le cause ci sono sicuramente l’allettamento, il dimagrimento, l’ipo-ossigenazione, i farmaci assunti e nel complesso il grande stress cui è sottoposto l’organismo in fase infettiva. Si tratta in ogni caso di una caduta transitoria che va affrontata con le giuste contromisure. Servono cortisonici locali e integratori alimentari a base di antiossidanti.
Come intervenire
Importante poi lavare bene e con delicatezza i capelli: il cuoio capelluto ha molte ghiandole sebacee e l’accumulo di sebo predispone la cute ad una fastidiosa dermatite seborroica che toglie ossigeno ai bulbi e indebolisce ulteriormente la chioma. Attenzione, quindi, a usare shampoo molto delicati per assicurare pulizia profonda in dolcezza, senza impoverire e irritare il cuoio capelluto già sensibilizzato nella fase post-infezione. “Solitamente si torna alla normalità nel giro di qualche mese, ma se una persona è già affetta da malattie dei capelli, come ad esempio l’alopecia androgenetica, che interessa il 50% delle persone, quando la caduta si ferma il diradamento dei capelli rimarrà piuttosto accentuato” conclude l’esperta.