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Piace agli italiani sempre di più. Il botulino, che permette di correggere rughe e rughette capaci di aggiungere anni al viso, è tra le soluzioni più apprezzate oggi per dare una rinfrescatina generale al look. Nel 2015 l’incremento delle richieste in Italia è stato del 12,5%, un dato raccolto dall’Aiteb, l’Associazione italiana terapia estetica botulino, che conferma la crescita nel ricorso a questo trattamento iniziata già nel 2013.
Cresce la fiducia
Fino all’anno precedente la preferenza per le iniezioni spiana-rughe era prerogativa estera: oggi, invece, sono sempre di più gli italiani che hanno fiducia nel botulino e chiedono con tranquillità agli specialisti di iniettarlo per contrastare le rughe di espressione dovute alla continua contrazione dei muscoli facciali. Il mercato della tossina botulinica oggi conta in Italia un giro di affari di 20 milioni di euro, con circa 300 mila trattamenti e 120 mila pazienti che si sono sottoposti alle iniezioni negli ultimi dodici mesi. I numeri sono ancora lontani da quelli della Gran Bretagna e degli Usa, dove il botulino è il trattamento di medicina estetica () più praticato. In ogni caso l’Italia si posiziona in Europa tra i cinque Paesi che più lo utilizzano e quello che ha fatto registrare negli ultimi tempi un incremento maggiore della pratica: 12,5% rispetto all’8% della media degli altri Paesi.
Podio conteso con il filler
In Italia, infatti, filler e botulino si contendono il podio del trattamento più gettonato a differenza del Regno Unito dove la preferenza va netta al botulino. In Germania la tossina va forte, ma anche i filler sono apprezzati: si tratta del Paese dove il mercato è più equilibrato e maturo, disposto a seguire le indicazioni dei medici che di volta in volta possono suggerire un trattamento piuttosto che un altro. La Francia è la maggior consumatrice di acido ialuronico mentre la Spagna, fanalino di coda, registra uno scarso interesse per entrambi i trattamenti.
Usato da 12 anni
Importante sapere, in ogni caso, che il botulino è stato approvato per fini estetici in Italia da dodici anni: seguendo le indicazioni della Food and Drugs Administration che regolamenta l’utilizzo di farmaci e presidi negli Stati Uniti, nel 2004 l’Agenzia italiana del farmaco ne ha consentito l’impiego per la glabella, la zona tra le arcate sopracciliari. È, invece, solo del 2014 l’autorizzazione da parte dell’Aifa all’utilizzo del botulino per la correzione delle rughe attorno agli occhi. Naturalmente come per tutti i trattamenti di medicina estetica, anche per il botulino vale la regola che le iniezioni possono essere fatte esclusivamente da medici, dermatologi e medici estetici.