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Crescono in continuo le richieste di ritocchi soft che fanno vedere meglio allo specchio, più giovani e dall’aspetto fresco senza grande impegno, con seduta rapide e praticamente indolori che permettono di riprendere subito le consuete attività, senza necessità di soste in ospedale o di lunghe convalescenze. Ma attenzione: la medicina estetica, che negli ultimi tempi ha fatto grandi passi in avanti, non è un botox market.
Scienza medica a tutti gli effetti
Lo hanno sottolineato con particolare enfasi gli esperti riuniti di recente per il congresso nazionale Sime (Società Italiana di Medicina Estetica) che di fronte al dilagare pericoloso di un botox market hanno ribadito con fermezza che la medicina estetica è una scienza medica a tutti gli effetti che deve affondare le proprie radici nella ricerca scientifica e ha il rigore scientifico di qualsiasi altra branca medica. Questo vuol dire che i trattamenti proposti, sia quelli per il viso che quelli per il corpo, devono essere eseguiti come trattamenti medici, nei luoghi idonei, con gli strumenti e i materiali giusti e da medici che hanno adeguata specializzazione e formazione.
No a pratiche insicure
No, quindi, al botox market che non offre sicurezza e spesso mette in pericolo non solo la bellezza ma anche la salute dei pazienti, come testimoniano i sempre più numerosi accessi all’ambulatorio per la gestione di complicanze da filler aperto all’ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina a Roma. No tassativo, quindi, ai botox party, più volte denunciati, alle sedute di botulino catena-di montaggio perché gli interventi devono essere eseguiti da medici competenti capaci di approcciare il paziente e intervenire dopo visite mediche approfondite. Capaci soprattutto di saper dire di no quando è necessario, cosa che solo un professionista serio riesce a fare.
Maggiore consapevolezza
Attenzione, però, che deve essere prima di tutto il paziente a dire no al botox market e a pretendere di essere trattato con massima sicurezza e rispetto, perché le complicanze possono essere gravissime e durare per tutta la vita.
L’ambulatorio che ripara i guai
Nell’ambulatorio del Fatebenefratelli vengono trattati fino a quindici pazienti a settimana: si tratta di persone che spesso non sanno neppure che tipo di sostanze sono state iniettate nel loro viso.