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Puliamo cassetti e armadi, scrivanie e persino il solaio, ma lasciamo il beauty sporco. Non dimentichiamolo, è il consiglio della dottoressa Alessandra Vasselli, cosmetologa Aideco (Associazione italiana dermatologia e cosmetologia). Non solo perché con il disordine si perde tempo ma anche per una questione di sicurezza dal momento che prodotti scaduti, lasciati aperti da tempo o mal conservati possono essere veicolo di batteri che, passando sulla pelle, finiscono per creare una serie di fastidiosi problemi.
Ricettacolo di batteri
La conferma arriva da uno studio dell’Aston University pubblicata sul Journal of Applied Microbiology. Secondo i ricercatori inglesi la maggior parte di prodotti e accessori da trucco non viene pulita e conservata a dovere e diventa un ricettacolo di batteri pericolosi. Analizzando mascara, spugnette per il trucco e lucidalabbra gli studiosi hanno verificato che nove prodotti su dieci risultavano contaminati e quindi possibili responsabili di infezioni se usati vicino ad occhi e bocca o in presenza di tagli ed escoriazioni. Con rischi ovviamente più elevati nel caso di soggetti immunodepressi e quindi maggiormente esposti alle infezioni. Tra i vari prodotti le spugnette da trucco sono risultate quelle più contaminate dai batteri visto che nel 93% dei casi non erano mai state pulite e nel 64% erano persino cadute a terra.
Controllare la scadenza
Il primo consiglio dell’esperta? In campo di bellezza, buttare tutto quanto è rotto, non si usa, non piace nel colore, non soddisfa, dà fastidio quando lo si applica. Di quello che si tiene poi va controllata la data di scadenza che è presente per legge sui prodotti che hanno una durata inferiore ai trenta mesi. Per tutti gli altri il riferimento è il PAO, il periodo di utilizzo dopo l’apertura indicato con il simbolo di una scatola aperta e un numero: va da sé che per sapere quando buttare un prodotto sarebbe sempre opportuno, al primo utilizzo, annotare la data di apertura sul prodotto stesso o con un appunto.
Verificare segni di deterioramento
E poi bisogna lavorare con buon senso. Qualsiasi cambiamento di odore, colore e consistenza, la presenza di macchie oppure di zone poco omogenee è un segnale di deterioramento che suggerisce di buttare il prodotto. In tutti i casi è bene considerare che i cosmetici in polvere, che non contengono acqua, hanno una durata maggiore di emulsioni, creme e gel. In sostanza ciprie, blush, terre e ombretti durano sicuramente di più di mascara, fondotinta, BB, creme colorate e rossetti. La cosmetologa suggerisce di pulire con cura anche i pennelli e le spugnette.