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Lo dicono le ricerche e lo confermano i fatti. Quando sono on line i bambini corrono seri pericoli: possono visualizzare siti decisamente inadatti alla loro età, quando non addirittura imbattersi in persone malintenzionate. È recente, per esempio, l’indagine, finanziata dall’Unione europea e coordinata dalla London School of Economics and Political Science, che ha fotografato il rapporto con Internet di oltre 25 mila ragazzi (e loro genitori) di 25 Paesi Ue. A non rendersene conto, però, a quanto pare sono proprio i genitori: per 8 su 10 i bambini non corrono alcun pericolo nel mondo virtuale. È necessario, invece, che i genitori vigilino costantemente sull’attività dei loro bambini quando sono on line. Al riguardo, sono scesi in campo anche i pediatri che hanno stilato una sorta di vademecum e il Moige (Movimento italiano genitori).
Un bambino su 5 ha ricevuto proposte sessuali
Un’altra ricerca, questa volta dell’Eurispes, ha analizzato le abitudini dei bambini americani on line. I dati che sono emersi possono senza dubbio mutuarsi alla realtà italiana, dove in quasi ogni famiglia esiste un pc con collegamento a Internet al quale hanno accesso bambini anche piccoli. Secondo l’Eurispes, circa un bambino su quattro, collegandosi a Internet, ha visitato un sito porno e uno su cinque ha ricevuto proposte sessuali.
Siti porno e rischio pedofilia
I bambini e i ragazzini che accedono a Internet possono correre diversi tipi di rischi. Se navigano a lungo, senza controllo, possano passare velocemente da siti innocenti ad altri per ragazzi più grandi. Da questi, poi, è facile scivolare verso la visione di contenuti non adatti, quando non addirittura pornografici. Ben peggiore è, poi, il pericolo di incorrere in veri e propri adescamenti da parte di pedofili che frequentano Internet proprio con l’obiettivo preciso di incontrare minorenni. Questi malintenzionati possono, per esempio, contattare i bambini in chat. Sono, quindi, a rischio anche programmi del tipo “messenger” e i social network. I pedofili riescono a infilarvisi, spesso si fingono a loro volta bambini e, con costanza e pazienza, cercano di conquistare la fiducia del ragazzino.
Falsi agenti di moda
Le ragazzine possono essere attratte da falsi “agenti” che propongono servizi di moda per adolescenti, come è capitato di recente proprio in Italia. Una volta che il malintenzionato si sente sicuro della propria “conquista”, arriva perfino a chiedere i dati personali del piccolo o ad avanzare proposte per un incontro. Questo è molto pericoloso, soprattutto per i più grandicelli che escono già da soli per andare a scuola o incontrare gli amici. E anche se l’incontro non avviene, ci può sempre essere il rischio che il pedofilo proponga al bambino, sempre in rete, la visione di contenuti porno, che suggerisca lo scambio privato di messaggi o e-mail, o che lo induca a girare video inadeguati con il telefonino o con la web cam.