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Allarme degli esperti sugli integratori alimentari acquistati soprattutto on line: possono contenere sostanze vietate! A sostenerlo è uno studio dell’Osservatorio PoolPharma Research.
In Italia soprattutto acquisti on line
Secondo questa ricerca il mercato italiano degli integratori alimentari ha avuto un forte incremento negli ultimi anni, tanto che nel 2013, ha fatto registrare quasi 2 miliardi di euro di fatturato. Nel resto d’Europa, invece, il giro di affari registrato in merito al commercio degli integratori è assai più modesto: 742 milioni di dollari in Francia, 727 in Inghilterra e 206 in Spagna.
Attenzione a internet
Bisogna però diffidare degli acquisti on line, il canale di vendita più diffuso. L’ultima rilevazione Eurisko stima che nell’ultimo anno circa 250mila italiani hanno acquisto su internet integratori alimentari di diverso tipo: vitamine, erbe, sali minerali e fermenti lattici.
Possono essere contraffatti
Purtroppo, la preoccupazione maggiore è che più del 30% degli integratori alimentari contengono principi attivi non consentiti, la cui presenza non è certificata né sulla confezione né sul sito stesso tramite cui li si acquista. Secondo Camilla Pizzoni, responsabile della divisione Ricerca e Sviluppo di PoolPharma, anche se l’80% degli integratori alimentari sono venduti in farmacia, si sta sempre più diffondendo la vendita online. E continua: “Bisogna fare attenzione al tipo di integratore che si va ad acquistare sul web. È necessario che il prodotto sia qualificato e che alle spalle ci sia un’azienda produttrice certificata dal ministero della Salute. Esistono, infatti, sostanze che non si possono utilizzare negli integratori, ema purtroppo on line si possono trovare, anche per importazione parallela, prodotti che contengono sostanze dopanti. Quindi, è importante da parte del consumatore prestare attenzione alla lettura dell’etichetta, in modo da garantirsi una maggiore sicurezza prima del loro utilizzo”.
Solo quando serve davvero
Attenzione, quindi, ad assumere un integratore, anche perché, oltre al rischio contraffazione, bisogna tenere conto del fatto che “l’integratore è pur sempre un supplemento alla dieta, in grado di apportare macronutrienti energetici (proteine e carboidrati) oppure micronutrienti (sali minerali e vitamine). Andrebbe assunto solo quando si evidenzia un fabbisogno, cioè solo da chi ne ha veramente necessità” avverte Pizzoni.
Le regole per difendersi dalle truffe
1. Leggere accuratamente l’etichetta per verificare gli ingredienti funzionali e controllare che siano ammessi dalle normative europee e italiane.
2. Consultare il sito del ministero della Salute, dove si trovano gli elenchi delle sostanze autorizzate e le relative indicazioni per la salute.
3. Controllare i dosaggi e accertarsi che non contengano sostanze dopanti.
4. Identificare l’azienda produttrice sul registro nazionale degli integratori, che comprende anche l’elenco delle aziende che hanno notificato i prodotti al ministero della Salute, e verificare l’identità del venditore. Nel sito in cui si acquista il prodotto dovrebbero figurare la sede legale dell’azienda, la partita Iva, un eventuale numero verde e/o l’esistenza di un servizio post-vendita e di assistenza al consumatore.