Virus respiratori in aumento fuori stagione: 150mila casi a settimana

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 13/06/2024 Aggiornato il 12/07/2024

Normalmente più diffusi nei mesi freddi, in questo inizio estate 2024 continuano a colpire adulti e bambini. Con l'aiuto del virologo Pregliasco cerchiamo di capire quali sono i più comuni, come riconoscerli e in che modo tenerli sotto controllo.

Virus respiratori in aumento fuori stagione: 150mila casi a settimana

I virus respiratori sono caratteristici delle stagioni fredde, quest’anno hanno colpito fino a giugno inoltrato. Stanno portando febbre, malessere, disturbi respiratori ad almeno 150mila persone alla settimana, esattamente come in inverno. Le cause, secondo gli esperti, sono le temperature inferiori alla media che hanno favorito la diffusione dei virus soprattutto negli ambienti chiusi, dove le persone trascorrono molto tempo a causa del clima avverso. Per combattere la diffusione dei virus respiratori, è importante lavare bene le mani, evitare i contatti con gli altri se non si sta bene e aerare spesso gli ambienti.

I virus in circolazione

“I virus in circolazione in questo inizio estate 2024 sono numerosi e sembra che la stagione non accenni a finire” esordisce il professor Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano. “Il più diffuso è il rhinovirus, che causa il raffreddore. Seguono poi il virus che provoca sintomi parainfluenzali, gli enterovirus responsabili di sintomi gastrointestinali come vomito e diarrea, quindi gli adenovirus che causano congiuntiviti e gastroenteriti. È diffuso anche il metapneumovirus, legato a disturbi respiratori intensi”. Oltre a questi, è sempre presente il virus Sars-Cov-2, che causa focolai di Covid-19. Ma vediamo, nel dettaglio, quali virus respiratori hanno colpito in questo periodo.

Rhinovirus

È responsabile di raffreddore virale. Colonizza le cavità nasali di una persona e si moltiplica nelle mucose, che reagiscono aumentando la quantità di secrezioni nasali. Queste ultime, assieme agli starnuti, hanno l’obiettivo di contrastare l’azione dei virus stessi e di prevenire complicanze. I sintomi sono ben riconoscibili: oltre al mal di gola nella parte più profonda e alta del palato, compaiono appunto rinorrea e starnuti, tosse che resta localizzata alle vie aeree superiori, fastidio alla luce. La febbre è rara.

Virus parainfluenzali

I virus parainfluenzali fanno parte di un gruppo di agenti patogeni che infettano le vie respiratorie medio-basse, come trachea, bronchi e faringe. Anche questi si diffondono negli ambienti tra le persone, attraverso le minuscole goccioline di muco e saliva infette emesse con i colpi di tosse e gli starnuti. I sintomi causati dai virus parainfluenzali sono simili a quelli di un’influenza classica, ma più lievi: febbre non elevata, tosse, raffreddore, secrezioni nasali, sensazione di malessere e di ossa rotte.

Enterovirus

Questo agente virale, chiamato anche Ev68, è responsabile di affezioni anche piuttosto serie, che possono provocare complicanze nelle persone con malattie croniche alle vie respiratorie. Negli altri casi questi disturbi si superano senza difficoltà, ma è bene non sottovalutare i sintomi caratteristici: oltre a febbre, tosse, mal di gola, raffreddore, possono comparire rush cutaneo (chiazze o bollicine rossastre) e stanchezza profonda.

Adenovirus

Causa forme di laringite abbastanza fastidiose, con mal di gola, tosse, abbassamento della voce, raffreddore, mal d’orecchie o otite media, congiuntivite con lacrimazione e fastidio alla luce. Gli adenovirus possono però causare anche disturbi gastrointestinali e infezioni alle vie urinarie, come forme di cistite.

Metapneumovirus

Insieme con il Virus respiratorio sinciziale, è una delle cause più frequenti di affezioni alle vie respiratorie nei bambini piccoli. Inoltre è pericoloso anche per gli anziani e per le persone con malattie croniche alle vie respiratorie. I sintomi caratteristici sono febbre, tosse, congestione nasale e difficoltà di respirazione.

Sars-CoV-2

Il sottotipo di coronavirus che sta circolando in questo periodo è la variante Kp.2, derivata da Omicron. Provoca sintomi molto simili a quelli di un’influenza stagionale con febbre, tosse, raffreddore, dolore alle ossa, disturbi gastrointestinali, perdita del gusto e dell’olfatto.

Quali cure servono

Per tenere sotto controllo i sintomi dovuti ai virus respiratori, è opportuno:

  • contattare il medico o il pediatra nel caso dei bambini, soprattutto in presenza di tosse e febbre alta
  • cercare di stare a riposo soprattutto nei giorni in cui l’infezione è al culmine
  • assumere molti liquidi caldi, per idratare le mucose e alleviare il mal di gola, calmando la tosse e favorendo l’espulsione di muco e catarro
  • seguire un’alimentazione leggera, soprattutto se è presente anche diarrea
  • controllare la febbre e i dolori assumendo farmaci di automedicazione, per esempio paracetamolo, ibuprofene, ketoprofene nelle dosi adeguate all’età. “E’ importante controllare la febbre e gli altri sintomi senza azzerarli” avverte il professor Pregliasco. “Infatti rappresentano la prima difesa naturale dell’organismo per eliminare il virus”
  • eseguire accurati lavaggi nasali con soluzioni saline o termali, per favorire la rimozione del catarro. In questo modo si prevengono otiti e bronchiti
  • non assumere antibiotici perché sono inutili contro le infezioni virali (servono solo in caso di sovrainfezioni batteriche)
  • se il bambino mostra difficoltà respiratoria o segnali di disidratazione (per esempio se il pannolino resta asciutto), contattare subito il pediatra per un eventuale ricovero di qualche giorno.

Le cause dell’aumento dei virus respiratori fuori stagione

La diffusione dei virus respiratori fuori stagione nel Nord Italia è stata quest’anno davvero inconsueta e imprevedibile, tanto da sorprendere anche gli esperti. La causa principale è stato il cattivo tempo, con piogge abbondanti e temperature inferiori alle medie stagionali. Queste circostanze hanno spinto adulti e bambini a restare in luoghi chiusi, dove i virus circolano facilmente, senza aprire le finestre per garantire un adeguato ricambio d’aria. Gli esperti ritengono che il rischio di contagio dovrebbe ridursi nel giro di alcuni giorni, con la fine delle scuole e lo stabilizzarsi del clima caldo estivo.

Precauzioni contro la diffusione dei virus

Per evitare di diffondere i virus respiratori se si è malati (ma anche per non contrarli se si è sani) è importante seguire alcune regole:

  • evitare di entrare in contatto con altre persone (soprattutto bambini e anziani) se si hanno i sintomi di un disturbo virale
  • se si deve uscire, indossare la mascherina in modo da limitare il rischio di contagiare gli altri
  • lavare accuratamente le mani con acqua calda e sapone o usare un igienizzante adeguato: questa è una regola che vale sempre, per tutti
  • sottoporsi ai vaccini, altro consiglio valido per tutti. Non ne esistono per tutti i virus respiratori, ma è disponibile il vaccino per il Covid-19 (aggiornato nelle varianti più recenti) ed è stato approvato anche quello contro il Virus respiratorio sinciziale che causa la bronchiolite.

Foto di Andrea Picquadio per pexels.com

 
 
 

In breve

I virus respiratori più diffusi sono rhinovirus, enterovirus e altri. Provocano raffreddore, mal di gola, malessere generalizzato, a volte febbre. Nel caso dei bambini è sempre opportuno avvertire il pediatra. I sintomi possono essere tenuti sotto controllo con il riposo, l’assunzione di molti liquidi e una dieta leggera. Su consiglio del medico si possono assumere farmaci antinfiammatori.

 

Fonti / Bibliografia

  • Virus parainfluenzali umani: quali sono? Cosa provocano? - ISSaluteI virus parainfluenzali umani (HPIV) comprendono diversi tipi di virus, appartenenti alla famiglia dei paramixovirus, che infettano l'apparato respiratorio, provocando, nella maggior parte dei casi, infiammazioni acute del laringe, della trachea e dei bronchi; raramente possono causare polmonite
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