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Il virus Chandipura sta colpendo proprio in questo agosto 2024 alcune aree dell’India, con conseguenze pericolose soprattutto per i bambini. Trasmesso da zecche e pappataci, il virus Chandipura causa sintomi simili a quelli dell’influenza, ma nei soggetti deboli può portare a encefalite. Secondo il professor Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano, al momento nel nostro paese non ci sono pericoli.
Le cause dell’infezione
“Il virus Chandipura vesiculovirus fa parte della famiglia Rhabdoviridae, un agente molto contagioso e piuttosto pericoloso che negli esseri umani può provocare forme di encefalite” spiega il professor Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano. “Si tratta di un agente patogeno noto da oltre 60 anni, la cui recrudescenza è stata messa in relazione con i cambiamenti climatici degli ultimi anni. Il clima più caldo e umido infatti favorirebbe l’aumento degli insetti vettori del virus Chandipura, ossia zecche e pappataci. Al momento, però, non ci sono ancora prove certe”. Sono infatti questi insetti a trasportare il virus negli esseri umani, come trasmettono anche altre infezioni, per esempio la leishmaniosi nel caso dei pappataci e la malattia di Lyme nel caso delle punture di zecche.
Virus Chandipura: sintomi
I primi sintomi del virus Chandipura sono simili a quelli di una normale influenza. Possono quindi comparire:
- febbre
- malessere generalizzato
- sensazione di ossa rotte
- disturbi alle vie respiratorie.
Il problema è che il virus Chandipura è pericoloso perché è affine a quello della rabbia e può quindi attaccare il sistema nervoso. Si rischiano forme di encefalite, un’infezione delle membrane che avvolgono il cervello, che può potenzialmente mettere a rischio la vita.
La situazione in India
Il virus Chandipura o Chpv al momento fa registrare la situazione più preoccupante in alcune zone dell’India. Qui sono stati registrati oltre 50 casi e 20 decessi, concentrati soprattutto tra i bambini che sembrano essere più sensibili all’agente virale. Non è facile tenere conto dei contagi e monitorare l’andamento dell’infezione.
Immagine di Erik Karits per pixabay.com
Per questo motivo uno studio internazionale che sta per essere pubblicato, coordinato dall’Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, ha creato un sistema per monitorare i casi, capire dove si sta diffondendo l’infezione e riferire puntualmente alle autorità sanitarie il quadro dell’epidemia con un andamento aggiornato. Anche il Ministero della Salute indiano ha attivato una task force di esperti per mantenere sotto controllo la diffusione dell’infezione.
Perché colpisce i bambini e la situazione in Italia
Le conseguenze più serie coinvolgono soprattutto i bambini, forse a causa di un sistema di difese dell’organismo non ancora del tutto efficiente e maturo. Nei piccoli e in generale prima dei 15 anni, infatti, capita più di frequente che l’encefalite porti prima al coma e poi al decesso, nel giro di 24-48 ore. Il meccanismo che porta a queste conseguenze è ancora oggetto di studi, anche se i ricercatori pensano che si tratti di una fosfoproteina prodotta nelle prime ore dall’infezione dalle cellule cerebrali, che provoca la letalità. “Il pericolo che questa infezione si diffonda da noi è, al momento, molto limitata” rassicura il professor Pregliasco. “Non sono stati registrati casi e le autorità stanno vigilando anche in relazione alla situazione in India”.
Come proteggersi
Al momento non sono disponibili farmaci antivirali o vaccini. L’unico modo per proteggersi è cercare di evitare di essere attaccati dagli insetti vettori, quindi:
- non soggiornare nell’erba alta e incolta
- coprire le parti scoperte con indumenti lunghi
- utilizzare repellenti per insetti adatti a ciascuna età
- applicare zanzariere alle finestre
- ricorrere a sistemi repellenti per la casa
In caso di febbre inspiegabile è bene rivolgersi al medico o al pediatra.
Fonti / Bibliografia
- Is Chandipura virus an emerging human pathogen? - PMC
- Statistica Medica, Epidemiologia Molecolare - UCBMAmbiti e metodologie di ricerca L'Unità di Ricerca si occupa di Public Health. Sorveglianza epidemiologica ed epidemiologica molecolare delle malattie