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La variante Omicron diffusa in questo periodo è altamente contagiosa e ha sintomi vaghi, simili a un comune raffreddore. Per questo è facile sottovalutarla, essere positivi senza saperlo e quindi contribuire alla diffusione. Senza contare la presenza contemporanea della variante Delta. In questo scenario, la Simg, la Società italiana di medicina generale e delle cure primarie attraverso un documento, ricorda la responsabilità che ciascuno di noi ha sia per difendersi dalla variante Omicron, sia per limitare il contagio verso gli altri.
Una variante poco conosciuta
Il documento contiene suggerimenti e regole da seguire per consentire in sicurezza lo svolgimento dell’attività assistenziale negli studi dei Medici di Famiglia con norme di comportamento utili sia ai medici sia ai cittadini. Difendersi dalla variante Omicron non è facile, perché si conosce ancora poco. I contagi sono in aumento, la corsa al tampone è presente in tutte le regioni, senza che vi sia sempre un’offerta corrispondente, il tracciamento dei positivi è saltato. Chi ha avuto l’immunità grazie all’infezione da variante Delta può essere reinfettato da Omicron, i cui tempi di incubazione sono ancora incerti. I vaccini restano la migliore arma di difesa, purché con tre dosi. È comunque essenziale non abbassare la guardia.
Dal medico solo per urgenze
La Simg invita i cittadini a frequentare gli studi medici solo per reali necessità che non possono essere rimandate e, in caso, evitando affollamenti in sala di attesa e all’ingresso. Per le ricette per cure abituali è meglio telefonare o scrivere una mail, così come per la trasmissione di risultati di accertamenti diagnostici e consulenze. I medici raccomandano di aggiornare regolarmente gli stadi vaccinali, visto che la 3a dose si conferma estremamente efficace nel proteggere dalle forme cliniche serie di Covid-19. Infatti evita complicazioni polmonari e ricoveri se contagiati. In caso di sintomi anche lievi che possano far pensare al Covid è necessario isolarsi e contattare tempestivamente il proprio medico, il cui consulto è indispensabile prima di intraprendere qualsiasi iniziativa personale.
Se si deve andare in studio
Gli studi medici devono restare aperti e funzionanti per le necessità degli assistiti. L’accesso deve essere programmato e limitato solo a chi indossa la mascherina e dopo igienizzazione delle mani. L’ideale sarebbe che ciascuno studio potesse attivare sistemi di rilevazione della temperatura. La distanza in sala d’attesa tra ogni individuo deve essere deve essere superiore a 2 metri e la permanenza non deve superare i 15 minuti. Altre prassi da adottare per difendersi dalla variante Omicron sono frequente areazione dei locali, disinfezione di tutte le superfici (quindi sedie, tavoli, maniglie) con disinfettanti a base di cloro, l’uso di precauzioni standard (come le mascherine FFP2) per la diffusione delle malattie trasmissibili per via aerea.
In caso di sospetta infezione
Nel caso in cui una persona presente in studio presenti sintomi respiratori, simil influenzali o febbre, deve essere immediatamente munito di mascherina FFP2, isolato dagli altri o, ancor meglio, rinviato a casa propria. Ogni assistito che accede allo studio deve essere trattato sempre come caso sospetto e si dovrà effettuare un’indagine epidemiologica sui contatti degli ultimi giorni, richiedendo un tampone molecolare laddove ritenuto opportuno. I cittadini con sintomi sospetti o confermati con Covid-19 devono essere gestiti a distanza nei limiti del possibile. Se hanno bisogno di visita a domicilio, devono essere adottate scrupolosamente misure precauzionali con tutti i dispositivi di protezione individuale come mascherina FFP2/FFP3, guanti, occhialini, camice monouso. Inoltre il medico deve avere con sé solo la strumentazione strettamente necessaria (fonendoscopio, sfigmanometro, pulsossimetro o saturimetro, carta e penna) in una borsa da disinfettare successivamente, così come tutte le attrezzature. I famigliari non devono restare vicino al sospetto malato.
Fonti / Bibliografia
- Precauzioni, misure di prevenzione anti-COVID19 e trattamento - SIMG. Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure PrimarieL’elevata diffusibilità della variante Omicron e l’alta aggressività della variante Delta, ancora circolante nel nostro paese, stanno accrescendo di molto la preoccupazione dei sanitari per l’aumento vertiginoso dei nuovi casi di infezione e di conseguenza di ricoveri ospedalieri e decessi da COVID-19 anche tra le persone vaccinate. In qualità di società scientifica, ci sentiamo nel …
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