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CHE COS’E’
Ha lo scopo di proteggere il bambino dalla parotite, popolarmente detta “orecchioni”. La malattia è causata da un virus della famiglia dei Paramyxoviridae, che come il morbillo, può scatenare vere e proprie epidemie. Il sintomo caratteristico è il gonfiore nella zona parotidea che fa apparire i lati del viso tumefatti, con sporgenza delle orecchie (da qui il termine orecchioni). La parotite può avere come più grave complicazione una forma di meningite. Può inoltre causare perdita dell’udito di gravità variabile. Inoltre può avere come conseguenza l’infiammazione del pancreas (pancreatite) e, nei maschi, dei testicoli (orchite). Si trasmette attraverso le goccioline respiratorie e il virus è presente nella saliva fino a sette giorni prima e a nove giorni dopo la comparsa dei sintomi.
Come funziona il vaccino antiparotite
Contiene l’agente infettivo vivo e attenuato, cioè trattato in modo da determinare lo sviluppo di anticorpi contro il virus, senza tuttavia scatenare la malattia. Nel momento in cui il virus della parotite entra in contatto con l’organismo di un bambino vaccinato viene bloccato dagli anticorpi circolanti prima che riesca a causare la malattia.
Questo vaccino comprende sempre l’associazione di antimorbillo, antiparotite, antirosolia (TETRAVALENTE (MPRV)). Può essere associato anche al vaccino antivaricella, obbligatorio per i nati dal 2017.
Dove si effettua
Viene effettuata un’iniezione sottocutanea nella zona del braccio.
Chi lo deve fare
Attualmente la vaccinazione è obbligatoria. La sua obbligatorietà è sottoposta a revisione ogni tre anni, sulla base dei dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte.
E’ un vaccino sicuro?
E’ un vaccino estremamente sicuro che viene effettuato principalmente allo scopo di prevenire le complicazioni della parotite, che possono essere gravissime.
Il calendario vaccinale
- La prima dose viene somministrata tra i 13 e i 15 mesi.
- La seconda dose tra i 5 e i 6 anni di età.
Possibili effetti indesiderati
- Febbre (38,5°C o più alta), anche a distanza di 10-12 giorni)
- Arrossamento, dolore, gonfiore nel sito di iniezione
- Eruzione cutanea (inclusa eruzione cutanea simile a quella del morbillo)
- Ecchimosi nel sito di iniezione
Immunizzazione
Come gli altri vaccini, questa vaccinazione può non proteggere completamente tutti i bambini vaccinati. Se il bambino che deve essere vaccinato è già stata esposto al virus della parotite, ma non è ancora malato, la vaccinazione potrebbe non essere sufficiente per prevenire la comparsa delle malattie.
Quando rimandare la vaccinazione
La vaccinazione va rimandata se il bambino presenta una malattia con febbre superiore a 38,5°C; mentre una febbre lieve non è di per sé motivo per rimandare la vaccinazione. La vaccinazione può essere somministrata anche se il bambino è stato recentemente in contatto (entro i 3 giorni precedenti) con casi di parotite e che può quindi trovarsi nella fase di incubazione della malattia. Tuttavia, in questi casi è possibile che il vaccino non riesca a prevenire la comparsa della parotite.
A chi segnalare reazioni causate dal vaccino
Eventuali reazioni avverse al vaccino, anche diverse da quelle elencate, si possono segnalare all’Agenzia del Farmaco
Fonti / Bibliografia
- Paramyxoviruses - Medical Microbiology - NCBI BookshelfThe family Paramyxoviridae consists of three genera: Paramyxovirus, Pneumovirus, and Morbillivirus (Table 59-1). All members of the genus Paramyxovirus share similar properties. Pneumoviruses lack hemagglutinin and neuraminidase activity. They also differ from other paramyxoviruses in morphology (diameter of nucleocapsid and surface projections). Morbillivirus is distinguished by the absence of neuraminidase in the virions and by the presence of common envelope and nucleocapsid antigens in the species listed in Table 59-1.
- Vaccino tetravalente per morbillo, parotite, rosolia e varicella (MPRV): reazioni avverse e rischi correlati alle malattie
- The Italian Medicines Agency | AIFA Agenzia Italiana del Farmaco