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C’è un batterio, il meningococco, che colpisce una persona ogni due giorni circa in Italia, causandone nel 14% dei casi la morte. Può infettare le meningi, causando meningiti, o infettare il sangue, evolvendo in setticemia. In caso di sopravvivenza, può comportare danni neurologici permanenti, anche quando diagnosticata tempestivamente. I dati provengono dall’Istituto superiore di sanità ed evidenziano oltre mille casi all’anno di malattie causate dal meningococco, ma potrebbero essere molti di più.
Responsabile di 6 casi di meningite su 10
Il meningococco B è responsabile di oltre 6 casi su 10 di meningite meningococcica. Può colpire tutti: adulti, ragazzi, bambini. La vaccinazione anti meningococco B è una misura efficace ed è indicata a partire dai due mesi di età. I vaccini di nuova generazione offrono un elevato profilo di sicurezza, perché sono realizzati utilizzando batteri inattivati. Per questi motivi, il comitato scientifico promotore dell’iniziativa chiamata “Calendario per la vita”, composto da pediatri, medici di medicina generale e specialisti in igiene, medicina preventiva e sanità pubblica, propongono di inserire il nuovo vaccino anti meningococco B tra quelli offerti gratuitamente e attivamente ai lattanti.
No con altri vaccini
Restano alcune questioni logistiche da risolvere, per esempio la necessità di effettuare 4 somministrazioni in pochi mesi, evitando però l’esecuzione contemporanea del vaccino anti meningococco B con altri vaccini, per evitare fastidi e reazioni negative conseguenti alla procedura, come la febbre. La proposta, per il momento, è nelle mani delle autorità territoriali competenti, ma le società scientifiche auspicano l’inserimento di questo vaccino nello schema del Calendario per la vita.