Vaccinazioni: perché fanno venire la febbre?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 28.8.2014 Aggiornato il 30.1.2015

La febbre è una reazione normale alle vaccinazioni. Mamma e papà non devono, quindi, preoccuparsi

Vaccinazioni: perché fanno venire la febbre?

Oggi molti genitori nutrono una certa preoccupazione, se non una vera e propria paura, nei confronti delle vaccinazioni. In realtà, si tratta di farmaci sicuri. È vero, però, che possono comportare alcuni effetti collaterali. Uno dei più comuni è la febbre. Non bisogna preoccuparsi: si tratta di una reazione del tutto normale. Ecco perché.

Sono farmaci sicuri

Le vaccinazioni rappresentano un’importantissima arma di prevenzione: sono in grado di proteggere bambini e adulti da numerose malattie. Come tutti i farmaci in commercio sono sicuri perché sottoposti a diverse sperimentazioni. Tuttavia, esattamente al pari degli altri medicinali, possono generare degli eventi avversi.

Contengono un virus modificato

Per quali ragioni? Perché contengono il virus responsabile della malattia che devono prevenire in forma attenuata. Quasi sempre si tratta di piccole particelle o frammenti del microrganismo, ma sufficienti per stimolare la produzione di anticorpi protettivi. Benché sia attenuato, il virus iniettato può comunque risultare un po’ aggressivo per l’organismo. Ecco perché può comparire febbre, in genere non troppo elevata. Si tratta di una normale reazione di difesa dell’organismo, per difendersi “dall’attacco esterno”. Non bisogna preoccuparsi: anzi, è quasi una conferma che le vaccinazioni hanno funzionato.

Consigli per i genitori

In ogni caso, se il bambino lamenta febbre e malessere dopo le vaccinazioni si può ricorrere, su consiglio del medico, al paracetamolo per un paio di giorni. Solo se il problema persiste e magari diventa più intenso è il caso di chiedere consiglio al pediatra.

 

 
 
 

In breve

QUANDO È MEGLIO RIMANDARLE

Occorre sapere che se il bimbo ha la febbre, è raffreddato o si sente poco bene, è consigliabile rimandare le vaccinazioni.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto in gravidanza: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti