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Dopo 18 anni le vaccinazioni tornano obbligatorie in Italia per far fronte all’allarmante calo e alla conseguente recrudescenza di molte malattie infettive, morbillo in testa. Con 296 voti a favore, 92 contrari e 15 astenuti, venerdì 28 luglio la Camera ha dato il via libera definitivo (il provvedimento aveva già avuto l’Ok del Senato) al decreto del governo sull’obbligatorietà delle vaccinazioni per i bambini e ragazzi fino ai 16 anni.
Si conclude così il faticosissimo iter di un provvedimento che ha spaccato l’Italia in due: da un lato il popolo delle vaccinazioni e dall’altro, sulle barricate, il movimento No-Vax che fino all’ultimo si è battuto contro il provvedimento che obbliga i genitori a vaccinare i propri figli. Pena l’impossibilità di iscrivere i bambini al nido e all’asilo, sia pubblico sia privato. Per quanto riguarda la scuola, invece, il diritto all’iscrizione è garantito, ma i genitori che non vaccinano i propri figli sono soggetti a sanzioni amministrative. Nella sua stesura definitiva, comunque, il provvedimento è stato “alleggerito” rispetto alla formulazione iniziale. 10 le vaccinazioni obbligatorie, contro le 12 inizialmente previste, e multe meno pesanti. Sparito anche il riferimento alla possibile perdita della patria podestà. Ma vediamo nel dettaglio che cosa cambia.
I vaccini obbligatori
Le vaccinazioni obbligatorie per legge sono: anti-poliomielite, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influentie B, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-varicella, anti-parotite. Fortemente raccomandate altre 4 vaccinazioni: antimeningococco B e C, antipneumococco e anti-rotavirus. Tutte le vaccinazioni, obbligatorie e raccomandate, saranno offerte gratuitamente su tutto il territorio nazionale. Le famiglie potranno prenotare direttamente in farmacia le vaccinazioni. E nasce l’Anagrafe nazionale che registrerà i soggetti vaccinati e da vaccinare.
Basteranno due iniezioni
Per effettuare le dieci vaccinazioni obbligatorie non sono necessarie altrettante punture, ne bastano due:
- 6 vaccini possono essere somministrati insieme utilizzando la vaccinazione esavalente che comprende anti-poliomielite, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus Influentiae B;
- 4 vaccini possono essere somministrati insieme utilizzando la vaccinazione quadrivalente che comprende anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella.
Dal nido alle superiori
L’obbligo vaccinale varrà per l’iscrizione già da settembre agli asili nido e alle scuole materne, nella fascia d’età 0-6 anni, ma riguarderà con modalità diverse anche le scuole primarie, medie e nei primi due anni delle superiori, fino ai 16 anni.
Che cosa succede se non si vaccina
Se i genitori non vaccinano i figli, i bambini non potranno frequentare il nido e la scuola materna. Per quanto riguarda gli altri ordini della scuola, il dirigente scolastico dovrà segnalare la violazione all’Asl che contatterà i genitori per un colloquio, indicando tempi e modalità delle vaccinazioni da fare. In caso di inadempimento, ci sarà da parte dell’Asl una contestazione formale e per i genitori è prevista una sanzione fino a un massimo di 500 euro.