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Per proteggersi dal morbillo, una delle malattie esantematiche (caratterizzate cioè dalla comparsa di puntini rossi) tipiche dell’infanzia, esistono da tempo le vaccinazioni, ma nonostante la copertura vaccinale nel nostro Paese abbia raggiunto il 90%, non è ancora sufficiente a fermare il virus (Morbillivirus) e sono ancora in molti ad ammalarsi. Soprattutto i giovani tra i 15 e i 19 anni.
Ancora troppi i casi di infezione
A lanciare l’allarme è il ministero della Salute che, analizzando i dati relativi agli anni 2010 e 2011, ha affermato che i casi di morbillo in Italia sono raddoppiati e che per arrestare la diffusione del virus le vaccinazioni contro il morbillo dovrebbero attestarsi al 95%. Invece, negli anni presi in esame sono stati accertati più di 8.300 casi di morbillo, quasi tutti in persone non vaccinate o non correttamente vaccinate. La fascia di età più colpita è risultata quella tra 15 e 19 anni.
Sottovalutati i rischi
Spesso i genitori evitano le vaccinazioni contro il morbillo per i loro figli adolescenti perché sottovalutano i rischi di questa malattia. Ma il problema, come fa notare il ministero della Salute in una nota, è rappresentato dal fatto che le probabilità di complicanze da morbillo sono maggiori negli adulti rispetto ai bambini e possono comportare ricoveri in ospedale in seguito a episodi di otite, polmonite, convulsioni ed encefalite e, perfino, il decesso. Il monito, quindi, è non abbassare la guardia e sottoporre i propri figli (e se stessi) alle vaccinazioni.