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Prosegue la ricerca contro la tubercolosi grazie alle moderne strategie vaccinali che puntano a migliorare l’attuale vaccino Bacillus Calmette-Guerin (Bcg) o ad attenuare la virulenza del batterio che causa questa malattia, ovvero il Mycobacterium tuberculosis (Mtb). I risultati sembrano ottimi.
Ricerca tutta italiana
Identificato un candidato vaccinale che potrebbe avere più possibilità di successo nel combattere la tubercolosi rispetto all’attuale vaccino Bacillus Calmette-Guerin. Un gruppo di ricercatori dell’Istituto superiore di sanità (Iss) ha annunciato in uno studio svolto in collaborazione con l’Istituto Pasteur, l’Università di Pisa e l’Università di Torino. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports.
Analisi sul sistema immunitario
I ricercatori hanno monitorato in cellule dendritiche umane (cellule del sistema immunitario) la capacità immunologica di ceppi di Mtb, in cui la patogenicità è stata attenuata rimuovendo o inserendo geni. Hanno cioè verificato come risponde il sistema immunitario con piccole modificazioni al vaccino contro la tubercolosi. I risultati ottenuti indicano che un candidato vaccinale derivato da Mtb potrebbe avere più possibilità di successo nel combattere questa malattia infettiva rispetto all’attuale ceppo Bcg.
Ridotto il numero di animali su cui è testato
Altro aspetto importante di questo studio, hanno spiegato i ricercatori dell’Iss, consiste nel fatto che un modello in vitro basato sull’utilizzo di cellule dendritiche umane potrebbe essere impiegato per la selezione di candidati vaccinali più immunogenici, superando alcune limitazioni dei modelli animali e contribuendo, così, alla realizzazione degli obiettivi stabiliti dal principio delle “3Rs”: rimpiazzare (replacement), ridurre (reduction) e rifinire (refinement) l’utilizzo degli animali nella sperimentazione. In particolare, il concetto di rimpiazzare vuole suggerire al ricercatore di indagare a fondo sulle possibilità di sostituire il modello animale con metodologie alternative. Nel caso di ridurre si intende limitare il numero di soggetti utilizzati in un determinato protocollo sperimentale.