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Una corsa, una caduta, una sbucciatura rischiano di costare molto cari a una bambina di 10 anni ricoverata ora in rianimazione pediatrica a Borgo Trento per avere contratto il tetano: la piccola ferita è stata appunto il veicolo dell’infezione. La bimba non era vaccinata contro il tetano, la cui immunizzazione è peraltro obbligatoria in virtù della legge Lorenzin fino ai 16 anni. Il tetano è una malattia infettiva acuta non contagiosa causata dal batterio Clostridium tetani e la sua prevenzione si basa sul vaccino, previsto in Italia per tutti i nuovi nati. Produce una tossina che raggiunge, attraverso il sangue e il sistema linfatico, il sistema nervoso centrale, interferendo con il rilascio di neurotrasmettitori che regolano la muscolatura, causando contrazioni e spasmi diffusi.
Le situazioni di rischio
In genere le ferite superficiali, se ben disinfettate, non espongono a rischio di tetano poiché le spore che causano della malattia hanno bisogno di un ambiente senza ossigeno e questa circostanza si può verificare solo se la ferita è profonda o necrotica. Quest’ultima condizione, invece, potrebbe esporre a rischio di contrarre il tetano e in questo caso è necessario contattare immediatamente il medico o recarsi al Pronto soccorso. Contrariamente a quanto si pensa, non è la ruggine a causare il tetano. Può esserlo solo se l’oggetto arrugginito è stato contaminato dalle feci di animali portatori del batterio nel proprio intestino (bovini, equini, ovini). La ruggine è solo la spia della lunga permanenza dell’oggetto metallico nell’ambiente e quindi del suo rischio di contaminazione.
La vaccinazione è sicura
Le reazioni avverse al vaccino che si manifestano più spesso sono generalmente lievi e comprendono la comparsa di gonfiore e rossore nel punto dell’iniezione, che scompaiono entro due o tre giorni nel 25% dei casi. Più raramente (circa nel 3% dei casi) si possono verificare reazioni locali più estese e dolorose che si manifestano a cominciare da 2-8 ore dopo l’iniezione e sono riportate generalmente negli adulti che hanno ricevuto frequenti richiami.
Serve il richiamo
Il vaccino per il tetano, obbligatorio dai primi anni ’60, prevede la somministrazione di tre dosi nel primo anno di vita (al terzo, quinto e dodicesimo mese di età), una dose di richiamo viene eseguita a 5 anni e un’altra a 15 anni. La protezione declina con il passare del tempo per cui è necessario eseguire richiami decennali.