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Proteggono da numerose malattie
Le vaccinazioni sono i primi appuntamenti “ufficiali” dei piccoli: dopo la nascita è l’Asl di competenza a inviare loro la cartolina con la convocazione per i primi vaccini da fare intorno al terzo mese. Le vaccinazioni seguono un apposito calendario. Le vaccinazioni agiscono determinando la formazione di anticorpi specifici che proteggono dalla malattia infettiva.
Sono tutte importanti
Le vaccinazioni non solo proteggono da malattie il bambino stesso, ma aiutano a far sì che la malattia non si diffonda anche ad altri. L’obbligatorietà è nata molti anni fa per garantire la diffusione delle vaccinazioni sull’intero territorio nazionale. Oggi gli interventi coercitivi sono stati sostituiti dalla ricerca dell’adesione consapevole del cittadino. Così i vaccini di più recente introduzione non sono stati resi più obbligatori, per cui si parla di vaccini facoltativi, anche se ugualmente importanti.
Antipoliomielite
La poliomielite è una malattia infettiva che può colpire il sistema nervoso fino a provocare paralisi. Il vaccino utilizzato in Italia è quello denominato Salk, che contiene il virus ucciso. Viene somministrato tramite un’iniezione a 3, 5 e 11-12 mesi. Il richiamo va fatto tra i 5 e i 6 anni.
Antitetanica
Il tetano è una malattia infettiva che colpisce per lo più l’apparato respiratorio. Il vaccino contiene le tossine del germe che causa la malattia. La somministrazione con un’iniezione intramuscolare è prevista a 3, 5 e 11-12 mesi. Sono poi previsti due richiami: a 6 anni e a 14 anni.
Antidifterica
La difterite può causare seri danni a livello del sistema nervoso, reni e cuore. Il vaccino viene somministrato con un’iniezione nella coscia a 3, 5 e 11-12 mesi. Sono previsti due richiami: a 5-6 anni e tra gli 11 e i 15 anni.
Antiepatite B
L’epatite B è provocata da un virus che colpisce il fegato. L’epatite B può diventare cronica e predisporre ad altre malattie molto serie. La vaccinazione si somministra tramite un’iniezione a 3, 5 e 11-12 mesi. Nei neonati di madre infetta, si somministrano quattro dosi: alla nascita, a 1 mese, a 2 mesi e a 11-12 mesi. Il vaccino è costituito da alcuni frammenti di virus.
antihaemophilus influentiae di tipo B
L’haemophilus influentiae di tipo B colpisce soprattutto i bimbi piccoli ed è ritenuto responsabile della
meningite batterica
. Può però provocare anche artrite, otite, polmonite e setticemia, un’infezione batterica molto seria. La vaccinazione viene effettuata insieme alle vaccinazioni obbligatorie (antidifterica, antitetanica, antiepatite B). Le dosi sono tre (a 3, 5 e 12 mesi) se il vaccino viene effettuato durante il primo anno di vita del bimbo.
Antipertosse
La pertosse è una malattia contagiosa, molto pericolosa soprattutto in quanto può lasciare serie conseguenze come difficoltà respiratorie. La vaccinazione antipertosse è assolutamente innocua, in quanto è costituita dal batterio privato di tossicità. Il vaccino viene effettuato tramite un’iniezione nella coscia insieme all’antidifterica e all’antitetanica a 3, 5 e 11-12 mesi. Sono previsti due richiami: a 5-6 anni e a 14 anni.
antipneumococco
Lo pneumococco causa otite, sinusite e polmonite nel bambino. Inoltre, è responsabile anche di una forma di meningite. Sono disponibili 2 vaccini, ma per i piccoli il più indicato è quello “coniugato” (legato cioè a una proteina per aumentarne l’efficacia) eptavalente (protettivo nei confronti di 7 sottotipi, responsabili della quasi totalità dei casi di meningite e sepsi da pneumococco), da somministrare a 11 mesi. Il tipo 23-valente è utilizzabile solo nei bambini di oltre 2 anni di età.
Antimeningococco C
Il meningococco (Neisseria meningitidis) è un batterio diffuso in tutto il mondo: vi sono 13 sierotipi differenti, ma solo i sierotipi A, B, C, W135 e Y sono frequente causa di malattia meningococcica (meningite). Esistono due tipi di vaccino: quello “coniugato”, che protegge solo contro il meningococco C, il più frequente in Italia, e può essere somministrato anche ai piccoli (6 mesi di vita); e quello “polisaccaridico”, che protegge, oltre che dal sierotipo C, anche dai sierotipi A, W135 e Y, meno frequenti in Italia, ma non è adatto ai bimbi di età inferiore ai 2 anni.