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Dobbiamo vaccinare i bambini prima che si verifichino le malattie: la Società italiana di pediatria preventiva e sociale sottolinea l’importanza della copertura vaccinale come vero e proprio strumento di prevenzione. Anche per evitare il ripresentarsi di vecchie malattie, come la difterite che, ricomparsa in Grecia dopo un’assenza di 40 anni, è stata fatale per un bambino di otto anni.
Non abbassare la guardia
“È fondamentale spiegare ai genitori l’importanza dei vaccini – spiegano i pediatri -: bisogna dire chiaramente che le malattie infettive, come la poliomielite, continuano a esistere, ma se noi non le vediamo più è proprio grazie ai vaccini, e in questo contesto i vaccini combinati rappresentano un’altra opportunità per migliorare la situazione”.
Il rischio è in agguato
Attualmente infezioni, come la poliomielite, sono sotto controllo in Europa, ma casi di poliomielite si registrano in Asia e Africa con seri rischi per i viaggiatori che non hanno fatto i vaccini. Anche nei Paesi occidentali è necessario non abbassare la guardia perché la minaccia è dietro l’angolo. “In alcuni paesi abbiamo rilevato casi di tetano in donne anziane con un livello di immunizzazione ridotto, e pure casi di difterite importati dalla Russia”.
Le cause del ritorno
Un fattore cruciale è la crescente presenza di immigrati provenienti da paesi ad alta incidenza per l’epatite B: “Molti figli di immigrati sono portatori di epatite congenita e il rischio è che negli asili possano infettare altri bambini non vaccinati contro questa infezione”. Ci sono, quindi, segnali di un possibile ritorno di varie malattie pediatriche anche in Europa.
Paura dei vaccini
Altro fattore, secondo gli esperti, è il crescente rifiuto delle famiglie a far vaccinare i figli. “Le persone vedono solo gli eventuali effetti collaterali delle vaccinazioni e ciò porta a una minore accettazione dei piani di immunizzazione per i figli. Ma è proprio in questo modo che si dà alle infezioni l’opportunità di riemergere”.