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La situazione dei vaccini in Italia sta diventando piuttosto critica. Da una parte, infatti, troviamo l’allarmismo per antiche malattie come la Tbc che si ripropongono dopo decenni e dall’altra riscontriamo ogni giorno informazioni diverse rispetto alla relazione tra vaccinazioni e patologie gravi come l’autismo. Le conseguenze di questo quadro generale sono disinformazione diffusa (o informazione confusa e contraddittoria) e paura dei vaccini.
Effetti collaterali, questi sconosciuti
Ovviamente, la paura dei vaccini da parte dei genitori verte sulle possibili reazioni, a breve e a lungo termine, che questi ultimi possono o potrebbero avere sulla salute dei figli. Tutto ciò viene amplificato dalle informazioni allarmistiche provenienti da altri genitori (alcuni organizzati in vere e proprie associazioni) che vanno a scontrarsi con le informazioni e le direttive date invece dai pediatri e dalla comunità scientifica in generale. La paura dei vaccini si concentra, quindi, soprattutto sugli effetti collaterali.
Febbre e convulsioni
Tra i timori più comuni, a proposito delle vaccinazioni infantili, troviamo quelle della febbre e delle convulsioni. Tali effetti collaterali sono anche ribaditi da chi la vaccinazione la somministra (pediatri), tant’è che è necessario firmare appositi moduli prima di sottoporre il bambino ai vaccini. La febbre, nello specifico, è una reazione piuttosto comune e, per la maggioranza dei casi, fortunatamente innocua. Si tratta, infatti, di un rialzo termico dovuto alla produzione di anticorpi successiva all’iniezione. Le convulsioni, invece, sono un effetto collaterale molto raro e solitamente conseguente a febbre alta protratta a lungo, senza utilizzo di antipiretici.
Autismo, lo spettro dei vaccini
Uno dei temi più caldi di questi ultimi anni, tra genitori e pediatri, è appunto la sospetta correlazione tra vaccini e autismo. In realtà, la comunità scientifica non ha mai confermato tale relazione e ciò ha scatenato le ire di alcuni genitori, con figli affetti da autismo e non. Lo stesso discorso si potrebbe applicare per il verificarsi di malattie neurologiche e tumori conseguenti, a detta dei genitori di questi bimbi, alla somministrazione dei vaccini infantili. Anche in questi casi, però, mancano conferme dalla comunità medico-scientifica.
Numeri allarmanti
Il risultato tangibile di questo pensiero è che 4 genitori su 10 sono preda di paura e vittime di “voci di corridoio” che da una goccia sono diventate veri e propri fiumi, “grazie” al web e ai social network (molto frequentati soprattutto dalle mamme). I numeri che emergono da un’indagine condotta dall’Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza parlano chiaro: il 23% dei genitori ha paura degli effetti immediati del vaccino, mentre il 18% teme conseguenze a lungo termine, appunto autismo e patologie neurologiche.
Malattie che ritornano dopo anni
I risultati, in termine di salute sociale, di tali timori si riscontrano invece nel riaffacciarsi di alcune malattie ormai dimenticate da anni. Per esempio, sono in aumento sia i casi di tubercolosi sia quelli di malattie “antiche” come morbillo e parotite. Quest’ultime, sì, portatrici di conseguenze anche gravi come meningite, cecità e infertilità.