Obbligo vaccinale funziona: in aumento il numero dei bambini vaccinati

Stefania Lupi A cura di Stefania Lupi Pubblicato il 13/02/2018 Aggiornato il 20/11/2019

Al nido e all’asilo quasi un bambino su tre non vaccinato ha eseguito la profilassi obbligatoria. In testa soprattutto antimorbillo, antiparotite e antirosolia. L’obbligo vaccinale funziona

Obbligo vaccinale funziona: in aumento il numero dei bambini vaccinati

La discussione sull’obbligatorietà dei vaccini è ancora aperta, ma resta un fatto: entro il 10 marzo i genitori devono mettersi in regola con la legge e vaccinare i figli che vanno al nido, all’asilo e a scuola. Entro questa data, infatti, come previsto dalla norma firmata dal ministro Lorenzin, le autocertificazioni consegnate prima dell’inizio dell’anno scolastico (utilizzate da molti genitori per le difficoltà pratiche dei primi mesi) vanno sostituite con la documentazione “comprovante l’avvenuta vaccinazione”. In caso contrario, non solo è prevista una multa per i genitori, ma anche l’esclusione dalla scuola per i bimbi. Ciò premesso, bisogna osservare che l’ obbligo vaccinale funziona.

In aumento i bambini vaccinati

La situazione, comunque, sembra aver dato ragione al ministro Lorenzin, tanto è vero che da quando è scattato l’obbligo vaccinale è aumentato il numero dei bambini vaccinati. La conferma arriva dai dati pubblicati sulla rivista medica  The Lancet Infections Diseases. In almeno 5 regioni  tra giugno e ottobre 2017 si è registrato un aumento dell’+1% per l’esavalente e del +2,9% per il vaccino  (morbillo, parotite e rosolia). Il recupero dei bambini non vaccinati nati tra il 2011 e il 2015 è stato del 29,8%.

Cosa dice la legge

Attualmente, le vaccinazioni obbligatorie per i bambini sono dieci:

  • anti-poliomielitica
  • anti-difterica
  • anti-tetanica
  • anti-epatite B
  • anti-pertosse
  • anti Haemophilus influentiae tipo B:
  • anti-morbillo
  • anti-rosolia
  • anti-parotite
  • anti-varicella

Rimangono fuori dall’obbligo, ma sono raccomandate, altre vaccinazioni importanti per l’età pediatrica:

  • anti-pneumococcica;
  • anti-meningococcica C (in forma monovalente, o tetravalente ACWY);
  • anti-meningococcica B;
  • anti-rotavirus;
  • anti-HPV.

Queste vaccinazioni sono offerte gratuitamente dai servizi vaccinali.

Da sapere!

Molti vaccini sono disponibili in forma combinata: vengono cioè somministrati al bambino, con un’unica iniezione, più antigeni contemporaneamente, contro diverse malattie. Un sistema che riduce il disagio della puntura e aumenta l’efficacia della risposta immunitaria.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Pillola del giorno dopo a un mese e mezzo dal parto: si può assumere se si sta allattando?

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Di fatto, se si sta allattando esclusivamente al seno e dal parto è passato poco tempo, non è necessario assumere la contraccezione d'emergenza perché si può contare su una naturale protezione anticoncezionale.   »

Bimbo di 14 mesi che non vuole masticare

13/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

In genere è intorno ai 12 mesi che i bambini sono abbastanza in grado di masticare, ma è tra i 18 e i 24 mesi che si arriva a masticare bene di tutto. Solo se a due anni il bambino ha ancora gravi difficoltà col cibo a pezzettini è opportuno discuterne con il pediatra.   »

Fai la tua domanda agli specialisti