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La discussione sull’obbligatorietà dei vaccini è ancora aperta, ma resta un fatto: entro il 10 marzo i genitori devono mettersi in regola con la legge e vaccinare i figli che vanno al nido, all’asilo e a scuola. Entro questa data, infatti, come previsto dalla norma firmata dal ministro Lorenzin, le autocertificazioni consegnate prima dell’inizio dell’anno scolastico (utilizzate da molti genitori per le difficoltà pratiche dei primi mesi) vanno sostituite con la documentazione “comprovante l’avvenuta vaccinazione”. In caso contrario, non solo è prevista una multa per i genitori, ma anche l’esclusione dalla scuola per i bimbi. Ciò premesso, bisogna osservare che l’ obbligo vaccinale funziona.
In aumento i bambini vaccinati
La situazione, comunque, sembra aver dato ragione al ministro Lorenzin, tanto è vero che da quando è scattato l’obbligo vaccinale è aumentato il numero dei bambini vaccinati. La conferma arriva dai dati pubblicati sulla rivista medica The Lancet Infections Diseases. In almeno 5 regioni tra giugno e ottobre 2017 si è registrato un aumento dell’+1% per l’esavalente e del +2,9% per il vaccino (morbillo, parotite e rosolia). Il recupero dei bambini non vaccinati nati tra il 2011 e il 2015 è stato del 29,8%.
Cosa dice la legge
Attualmente, le vaccinazioni obbligatorie per i bambini sono dieci:
- anti-poliomielitica
- anti-difterica
- anti-tetanica
- anti-epatite B
- anti-pertosse
- anti Haemophilus influentiae tipo B:
- anti-morbillo
- anti-rosolia
- anti-parotite
- anti-varicella
Rimangono fuori dall’obbligo, ma sono raccomandate, altre vaccinazioni importanti per l’età pediatrica:
- anti-pneumococcica;
- anti-meningococcica C (in forma monovalente, o tetravalente ACWY);
- anti-meningococcica B;
- anti-rotavirus;
- anti-HPV.
Queste vaccinazioni sono offerte gratuitamente dai servizi vaccinali.