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Molti la considerano una malattia poco attuale e la sottovalutano. Invece, il morbillo può costituire una seria minaccia per la salute. Ecco perché è importante vaccinarsi. Lo hanno ribadito recentemente anche i pediatri riuniti per il congresso annuale della Società italiana di infettivologia pediatrica (Sitip).
Malattia diffusa e a rischio complicanze
Il morbillo è una malattia esantematica (provoca cioè un esantema cutaneo) acuta molto diffusa. Nella maggior parte dei casi interessa i bambini, sebbene non siano sporadici nemmeno i casi fra i ragazzi. In genere, viene contratta entro i 30 anni di età, talvolta anche in modo inconsapevole. Nei casi normali la malattia procede seguendo lo schema classico: comparsa di sintomi respiratori, di febbre e poi di macchie (l’esantema). Nei casi più seri possono sopraggiungere delle complicanze. È possibile che si verifichino infezioni alle vie respiratorie, come le polmoniti o le laringotracheobronchiti, o problemi neurologici, come le encefaliti (infezioni del cervello).
In crescita in Europa
Negli ultimi anni, in Europa sono stati registrati oltre 30mila casi di morbillo. Nel corso del 2010 la malattia ha provocato 21 decessi. Attualmente nel Regno Unito è in corso un’epidemia, che solo nel primo quadrimestre 2013 ha causato 587 casi, il 20% in comunità scolastiche. Per questo gli esperti della Sitip ribadiscono che il morbillo può essere molto grave e l’unica protezione disponibile è il vaccino.
Il progetto mondiale
Ecco perché l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha creato una Commissione che si occuperà di prevenzione in Europa, proponendo due dosi di vaccino per i nuovi nati e promuovendo questa misura di prevenzione anche fra gli adolescenti e gli adulti suscettibili alla malattia. L’obiettivo è eradicare morbillo e rosolia entro il 2015.