Meno vaccinazioni per la paura del dolore

Redazione A cura di “La Redazione”

Il 40% dei genitori teme che il proprio figlio senta dolore durante la vaccinazione. Questa paura, secondo l'Oms, è tra le cause che ne hanno comportato la diminuzione

Meno vaccinazioni per la paura del dolore

Molte mamme non sono tranquille quando il proprio piccolo deve fare una vaccinazione. Ora uno studio dell’Oms, condotto negli Stati Uniti e in Canada, conferma che 4 genitori su 10 hanno paura che la vaccinazione sia dolorosa per i propri figli. In più, l’85% pensa che sia responsabilità dei medici cercare di vaccinare senza causare dolore e il 95% si chiede quale sia il modo per lenire le sofferenze del piccolo durante questa necessaria pratica medica. Altri dati definiscono la tendenza a livello globale: 1 bambino su 5 non riceve la vaccinazione salva-vita di routine e nell’insieme le cifre parlano di più di 1,5 milioni di bambini che muoiono ogni anno per non averla ricevuta.

L’importanza del vaccino

Secondo il report dell’Oms c’è il rischio che questo timore possa disincentivare i genitori a vaccinare i propri figli, insieme ad altre paure, come per esempio il presunto rischio di sterilità nelle donne. Nel documento dell’Oms, infatti, si parla di “vaccine hesitancy”, che andrebbe combattuta per prevenire malattie che possono degenerare in complicanze più gravi o addirittura portare alla morte del piccolo.

Il nuovo piano vaccinale

A questo proposito, il ministero della Salute italiano sta vagliando un Piano Nazionale vaccini, prevedendo anche sanzioni per i professionisti che sconsigliano ai propri pazienti il vaccino.

Le linee guida dell’Oms

Il dottor Philippe Duclos, Salute Senior Adviser per il Dipartimento di Immunizzazione, Vaccini e Attrezzature biologiche dell’Oms, afferma che “il dolore può potenzialmente condurre i genitori a ritardare o evitare vaccinazioni future”. A questo proposito, l’Oms ha tracciato delle linee guida, contenute nel documento “Reducing pain at the time of vaccination”, per garantire la massima sicurezza dei vaccini. Innanzitutto il personale che esegue la vaccinazione deve essere calmo, qualificato e mettere a proprio agio il piccolo paziente. Il bambino, inoltre, deve essere posizionato correttamente a seconda dell’età: quelli più piccoli tenuti in braccio, mentre i neonati possono essere  tranquillizzati dalla mamma allattandoli al seno prima e dopo. Nel caso, invece, debbano essere somministrati più vaccini alla volta, è importante iniziare con il meno doloroso.

 

 

 

 
 
 

In breve

 VACCINAZIONI: NON ABBASSARE LA GUARDIA

 Secondo l’Oms è importante risolvere la paura dei genitori per il possibile dolore causato dalla vaccinazione ed evitare di incorrere nell’errore di lasciare i bambini senza una protezione adeguata contro malattie, talvolta anche letali.

 

Pubblicato il 10.12.2015 Aggiornato il 10.12.2015
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Pancione e traumi: quando preoccuparsi?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza, in seguito a un infortunio la verifica che tutto sta procedendo al meglio è una pancia sempre bella morbida e soffice. Qualora la pancia dovesse indurirsi ed essere molto tesa oppure dovessero comparire dolori simili a quelli del ciclo mestruale, potremmo essere di fronte a contrazioni...  »

A 5 settimane l’embrione non si vede

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Nella 5^ settimana di gravidanza non è motivo di allarme non visualizzare l'embrione con il battito del cuoricino. In questa epoca quello che conta è individuare in utero la camera gestazionale.   »

Fai la tua domanda agli specialisti