Antibiotici e vaccini: perché bisogna fare attenzione nell’infanzia?

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 10/06/2022 Aggiornato il 15/06/2022

La produzione degli anticorpi contro le malattie per le quali i bambini ricevono i vaccini nell’infanzia si riduce a ogni ciclo di antibiotici. Scoperto un legame tra antibiotici e vaccini nell'infanzia

tra antibiotici e vaccini c'è un legame

L’efficacia protettiva dei vaccini che vengono somministrati nei primi mesi e anni di vita è ridotta nei bambini a cui sono stati somministrati antibiotici. È quanto emerge da uno studio  pubblicato sulla rivista Pediatrics da un gruppo di ricercatori del Rochester General Hospital Research Institute (Rochester, New York) sui vaccini nell’infanzia. Ecco che cosa è stato scoperto sul legame tra antibiotici e vaccini nell’infanzia.

Quali sono i vaccini nell’infanzia?

I ricercatori hanno effettuato le misurazioni degli anticorpi relativi ai vaccini della prima infanzia (difterite, tetano, pertosse, poliomielite, Haemophilus influenzae di tipo b e pneumococco coniugato) sviluppati da 560 bambini. Di tutti i bambini partecipanti allo studio, 342 avevano assunto antibiotici e 218, invece, non avevano mai fatto uso di questa tipologia di farmaco. I ricercatori hanno così potuto rilevare che i livelli di anticorpi indotti dai vaccini nell’infanzia esaminati erano inferiori nei bambini trattati con antibiotici, e che per ogni ciclo di antibiotico assunto dal bambino i livelli di anticorpi contro queste malattie si riducevano ulteriormente.

Quali sono i vaccini del primo anno di vita?

Secondo il Piano nazionale di prevenzione vaccinale nel nostro Paese le vaccinazioni previste per i bambini nel primo anno di vita sono:

  • il vaccino esavalente  contro la difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B e le infezioni da Haemophilus influenzae di tipo b. Viene somministrato in tre dosi al terzo, al quinto e al dodicesimo mese di vita
  •  il vaccino pneumococcico-coniugato (PCV) contro le infezioni causate dal batterio Streptococcus pneumoniae. La somministrazione è raccomandata contemporaneamente alla vaccinazione con esavalente, ma in sede anatomica diversa
  •  il vaccino contro il meningococco B (MenB) contro le infezioni causate dal batterio Neisseria meningitidis. Il ciclo vaccinale completo consiste di quattro, tre o due dosi a seconda dell’età di somministrazione della prima dose. Questa vaccinazione è raccomandata per tutti i nuovi nati ed è cruciale iniziarla il prima possibile poiché le malattie causate da questo batterio hanno l’incidenza massima nei primi due anni di vita
  • il vaccino contro il rotavirus, che viene somministrato per via orale ed è raccomandato universalmente a tutti i bambini a partire dalla sesta settimana di vita. Il ciclo vaccinale consiste di 2 o 3 dosi (in base al vaccino utilizzato) e può essere somministrato contemporaneamente agli altri vaccini previsti nei primi mesi di vita
  •  il vaccino anti-influenzale è raccomandato e offerto gratuitamente a partire dai 6 mesi di vita ai bambini a rischio.

Quali sono le vaccinazioni del secondo anno di vita?

Secondo il calendario vaccinale, i bambini nel corso del loro secondo anno di vita possono essere sottoposti alle seguenti vaccinazioni:

  • contro morbillo, parotite e rosolia (MPR) e contro la varicella (V), che vengono somministrate mediante vaccino combinato quadrivalente MPRV, oppure tramite vaccino trivalente MPR e monovalente varicella in diversa sede anatomica (13esimo-15esimo mese di vita)
  •  contro il meningococco C (MenC) che protegge contro le infezioni causate da un sottotipo del batterio Neisseria meningitidis ed è raccomandata tra il 13simo e 15simo mese di vita.

Quali sono le vaccinazioni nel quinto e sesto anno di vita?

Tra il quinto e il sesto anno di vita è il momento del richiamo delle vaccinazioni contro difterite, tetano, pertosse e poliomielite ed è raccomandata la somministrazione della seconda dose del vaccino contro morbillo, parotite, rosolia e varicella.

 

 

 
 
 

In sintesi

Quando rimandare il vaccino nei bambini?

Secondo l’Istituto superiore di Sanità i bambini con sintomi e infezioni lievi come raffreddore, tosse o dolore alle orecchie possono ricevere tutti i vaccini raccomandati, così come chi ha avuto febbre lieve dopo una precedente dose di vaccino o ha una terapia antibiotica o antistaminica in corso. In alcune situazioni, invece, la vaccinazione può essere controindicata temporaneamente e va quindi rimandata, per esempio in caso di infezioni gravi con febbre elevata. Per ogni dubbio si consiglia di consultare il proprio pediatra.

 

Fonti / Bibliografia

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