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CHE COS’E’
Aiuta a proteggere i neonati e i bambini piccoli dalle gastroenteriti (diarrea e vomito) causate dall’infezione dal rotavirus. Questo agente infettivo fa parte della famiglia dei reovirus ed è particolarmente pericoloso per i bambini molto piccoli. La forma di gastroenterite di cui è responsabile può infatti manifestarsi in forma così violenta da richiedere il ricovero in ospedale. Può avere infatti come immediata e più comune conseguenza la disidratazione che occorre prevenire con fleboclisi a base di soluzione salina. La trasmissione è oro-fecale, cioè avviene attraverso l’ingestione di acqua o cibo contaminati, ma anche attraverso il contatto con mani sporche o anche solo portando alla bocca un giocattolo. La diffusione attraverso mani contaminate è probabilmente la più frequente negli ambienti comunitari. E’ l’unica vaccinazione che si somministra per bocca.
Come funziona la vaccinazione Anti Rotavirus
Il vaccino antirotavirus contiene l’agente infettivo vivo e attenuato (vaccino vivo attenuato). Una volta introdotto nell’organismo stimola le difese immunitarie a produrre anticorpi contro il rotavirus, mettendo al riparo dal rischio che si sviluppi l’infezione in caso di contatto con il microorganismo. E’ bene sapere che nei giorni successivi alla vaccinazione occorre lavarsi sempre accuratamente le mani dopo aver effettuato il cambio del pannolino, perché nelle feci del bambino potrebbero essere presenti tracce del rotavirus attenuato. La vaccinazione ha ragione di essere effettuata nei lattantini (a tre mesi di vita) in quanto è nei piccolissimi che la gastroenterite da rotavirus è particolarmente pericolosa.
Dove si effettua
Il vaccino viene dato per bocca. Può essere essere somministrato indipendentemente dall’assunzione di cibi, liquidi o latte materno. Nel caso in cui il suo bambino sputi o rigurgiti la maggior parte della dose di vaccino, in sostituzione può essere data di nuovo una seconda dose in occasione della stessa seduta vaccinale.
Quando fare vaccino anti rotavirus
Secondo il calendario vaccinale, la prima dose viene somministrata all’inizio del terzo mese di vita (dal 61° giorno di vita), quando viene effettuata la prima vaccinazione esavalente (difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B, haemophilus influenzae tipo b).
La seconda dose viene somministrata all’inizio del quinto mese di vita (dal 121° giorno di vita).
E’ un vaccino sicuro?
Per tanto tempo si è ritenuto che questo vaccino aprisse la strada al rischio di un problema molto grave: l’invaginazione intestinale, che blocca l’attività dell’intestino esponendo a gravi pericoli. Una simile, peraltro remota eventualità, riguardava però i vaccini di prima generazione e non quello ora in uso. Studi molto seri, cioè scientificamente attendibili, hanno dimostrato che la vaccinazione impiegata adesso non solo non espone ad alcun rischio, ma pare addirittura possa proteggere dall’eventualità che il bambino vada incontro a invaginazione intestinale. Si sa infatti che esiste una tendenza naturale a sviluppare il problema e che un bambino che presenta questa “inclinazione”, se mai dovesse contrarre l’infezione da rotavirus, potrebbe con grande facilità andarvi incontro, in quanto rappresenta una complicanza della malattia. E’ dunque più che opportuno fidarsi della scienza e sottoporre all’antirotavirus tutti i piccolissimi, per i quali la forma di gastroenterite di cui questo microorganismo è responsabile può essere estremamente pericolosa.
Possibili effetti indesiderati
Immunizzazione
Come accade con altri vaccini, l’antirotavirus può non proteggere completamente tutti i bambini vaccinati, anche a ciclo vaccinale ultimato. Inoltre, il vaccino potrebbe non essere in grado di bloccare lo sviluppo della gastroenterite da rotavirus, nel caso in cui il bambino fosse già stato contagiato al momento di effettuarlo. Vale anche nel caso in cui ancora non manifestasse alcun sintomo.
Quando rimandare la vaccinazione
Se il bambino ha un’infezione grave accompagnata da febbre alta può essere necessario rimandare la vaccinazione a dopo la guarigione. Un’infezione di minore entità, come per esempio un raffreddore, non dovrebbe rappresentare una controindicazione alla vaccinazione, tuttavia è sempre meglio chiedere il parere del pediatra. E’ opportuno rinviare la vaccinazione anche nel caso in cui il bambino abbia vomito e diarrea.
A chi segnalare reazioni causate dal vaccino
Eventuali reazioni avverse al vaccino, anche diverse da quelle elencate, si possono segnalare all’Agenzia del Farmaco