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È a firma dell’Istituto Europeo di Oncologia (con il sostegno dell’Airc) un’importante terapia che potrebbe fermare la progressione delle forme più aggressive del tumore al seno. I risultati della ricerca del gruppo, coordinato da Francesco Bertolini, Paolo Falvo e Stefania Orecchioni del laboratorio di ematooncologia, sono stati pubblicati sulla rivista Cancer research.
L’uso di due chemioterapici
Gli studiosi hanno dimostrato l’efficacia nell’utilizzo di due chemioterapici, ciclofosfamide e vinorelbina, contro il tumore al seno. “La vinorelbina a basso dosaggio attiva le “antigen presenting cells” (cellule che presentano l’antigene) o APC – spiega Francesco Bertolini -: si tratta di cellule specializzate nel raccogliere pezzi di proteine di agenti infettivi o anomale, come quelle tumorali, e presentarli alle altre consorelle dell’orchestra immunitaria, sollecitando l’attacco contro la neoplasia. La ciclofosfamide a dosaggio settimanale è a quel punto in grado di far esprimere alle cellule T del sistema immunitario il fattore di trascrizione tcf1, che le “risintonizza”, rendendole capaci di attaccare vigorosamente le cellule neoplastiche, grazie alle istruzioni date dalle APC e al segnale di “risveglio” dettato dagli anticorpi anti-PD-1”.
Controllo anche delle metastasi
Nei modelli sperimentali di tumore al seno triplo negativo, la terapia intermittente con i due farmaci è riuscita a controllare la crescita del tumore sia a livello locale sia delle metastasi. “Il punto di forza della nostra ricerca è che si può passare subito alle sperimentazioni cliniche – conclude Bertolini – . I farmaci utilizzati nello studio sono infatti noti e disponibili. Si tratta, quindi, di valutare il dosaggio più efficace nelle pazienti”.
Fonti / Bibliografia
- AIRC - Fondazione AIRC per la Ricerca sul CancroAffrontiamo il cancro. Insieme. Informati sulla malattia e unisciti a migliaia di sostenitori e volontari AIRC
- Tumore del seno: nuova possibile terapia - Istituto Europeo di OncologiaMessa a punto in laboratorio allo IEO una terapia contro le forme più aggressive di tumore del seno.