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Non è una novità che esista una correlazione tra inquinamento e problemi di salute: un nuovo studio rivela però che lo smog aumenterebbe il pericolo non solo di cancro ai polmoni, ma può anche essere un fattore di rischio per il tumore al seno.
È quanto emerge da una ricerca francese coordinata dall’Inserm, dal Cnrs e dall’Università di Grenoble Alpes e pubblicata sulla rivista scientifica Environmental Health Perspectives.
Risultati preoccupanti
Lo studio, condotto dal team del direttore della ricerca dell’Inserm Rémy Slama presso l’Istituto per l’avanzamento delle bioscienze, basato su una revisione di lavori condotti già qualche tempo fa, ha analizzato le Pm10, le Pm 2,5 e il biossido di azoto.
Proprio nell’ultimo caso il collegamento con il tumori al seno, per le donne dell’America del Nord e dell’Europa, è risultato più marcato. Per gli altri due inquinanti, il livello di evidenza è stato inferiore ma non è ancora possibile escludere un effetto nocivo dello smog.
L’analisi dei ricercatori francesi che ha studiato il biossido di azoto (emesso principalmente dai processi di combustione fossili come nel caso dei veicoli e del teleriscaldamento) si è concentrata su 36 studi, per un totale di 120.000 casi. L’effetto stimato di questo inquinante è risultato più elevato per i casi di tumore al seno ormone-dipendenti.
Frutto di una vasta meta-analisi
L’obiettivo del lavoro era mettere a sistema e sintetizzare tutti i risultati relativi alla relazione tra dose e risposta tra inquinamento da smog e insorgenza di tumore al seno, tratti da tutte le pubblicazioni disponibili. Rémy Slama ha sottolineato come effettuare una grande meta-analisi come questa è un approccio che ha il vantaggio di sintetizzare tutta la letteratura scientifica sulla questione, e quindi di ottenere risultati particolarmente significativi e solidi.