Tubercolosi infantile: più diffusa di quanto si creda

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 8.4.2019 Aggiornato il 10.4.2019

I casi di tubercolosi infantile sono più numerosi di quanto stimato. Focolai anche in Italia, dove però la situazione è sotto controllo

Tubercolosi infantile: più diffusa di quanto si creda

I casi di tubercolosi infantile sono più numerosi di quanto stimato. È recente la notizia di un focolaio di tubercolosi in una classe di Treviso dove una maestra ha contagiato 21 bambini su 22. In generale, in Italia si registrano circa 4.000 casi all’anno.

Una malattia di ritorno

L’aumento di casi di Tbc infantile è stato rivelato anche da uno studio coordinato dall’università di Sheffield (Gran Bretagna), condotto in 22 Paesi che raccolgono l’80% dei casi di tbc nel mondo. Secondo i dati, i casi sarebbero il 25% in più di quanto stimato finora. Ciò sarebbe dovuto al fatto che la diagnosi di questa malattia nei bambini sotto i 15 anni è spesso difficile.

Diagnosi difficile

I malati, infatti, nei primi anni di vita possono avere colture negative, radiografie del torace non chiare e sintomi non semplici da decifrare. Inoltre, l’infezione presenta un maggior rischio di progressione a malattia attiva: nei 2 anni successivi all’infezione il rischio di sviluppare la tubercolosi infantile è del 15% circa negli adolescenti, del 24% nei bambini tra 1 e 5 anni e del 43% in quelli sotto l’anno di età. In più, le uniche stime disponibili sono quelle dell’Organizzazione mondiale della sanità, basate sulle notifiche dei casi segnalati che spesso non corrispondono a quelli reali.

Casi in aumento

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, nel 2012 ci sono stati nel mondo 8,6 milioni di casi di tubercolosi  e, ogni anno, si registrano 530 mila nuovi casi nei bambini e ragazzi al di sotto dei 15 anni di età. Ogni giorno nel mondo più di 200 bambini muoiono di tubercolosi infantile ma, in un anno, oltre 74 mila morti  potrebbero essere evitate grazie a diagnosi precoce e trattamenti adeguati. Per questo motivo, la Sitip (Società italiana di infettivologia pediatrica) ha da poco presentato nuove linee guida destinate ai pediatri, per effettuare diagnosi efficaci e terapie adeguate nei bambini e ragazzi.

Novità dalla ricerca

Un’importante novità è rappresentata dalle nuove metodiche di laboratorio (biologia molecolare) che consentono in tempi molto rapidi (poche ore) di identificare il germe della tubercolosi (si chiama Mycobacteriumtuberculosis), valutandone anche le specifiche sensibilità ai farmaci. E siccome aumentano i casi di tubercolosi infantile, per migliorare la diagnosi, viene suggerito di indagare l’avvenuta esposizione al batterio responsabile della malattia, quindi un eventuale contagio per via aerea tramite saliva, starnuto o colpo di tosse, o con persone provenienti da aree endemiche. Anche l’esame clinico riveste un ruolo fondamentale: devono essere accuratamente valutati i segni e sintomi suggestivi di malattia attiva, quali la tosse cronica, la perdita di peso, l’astenia, la sudorazione profusa, la febbre, il dolore toracico, l’emottisi e il distress respiratorio. 

 
 
 

In breve

IN ARRIVO NUOVI TEST

Le linee guida analizzano la possibilità di introdurre nuovi test diagnostici, da affiancare a quello cutaneo alla tubercolina, che da oltre e un secolo è l’esame di riferimento.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti